Come trasferire i dati da Android ad iPhone. La guida completa
Come trasferire dati da Android a iPhone. La guida completa
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Indice:
1.1 Perché passare ad iPhone?
1.2 Come trasferire i dati da Android a iPhone
1.3 Passa a iOS
1.4 Trasferire dati da Android a iPhone manualmente
1.4.1 Trasferire foto e video da Android a iPhone
1.4.2 Trasferire i contatti e i calendari da Android a iPhone
1.4.3 Trasferire documenti e musica da Android a iPhone
Se state valutando l’idea di cambiare telefono e pensate che questo potrebbe comportare un passaggio – per alcuni drastico – da Android a iPhone, siete nel posto giusto per capire quali sono le caratteristiche di un dispositivo Apple.
Inoltre, se vi spaventa l’idea di avere un nuovo telefono vuoto, e perdere tutti i vecchi dati che avete memorizzato con tanta cura nello smartphone precedente, non disperate.
In questa guida vi spiegheremo anche come trasferire i dati da Android ad iPhone, senza perdere assolutamente nulla: foto, contatti, note o semplici file, tutto potrà seguirvi nel vostro nuovo telefono.
Perché passare ad iPhone?
Sebbene probabilmente avrete bisogno di tempo per potervi abituare al nuovo dispositivo (perché tranquilli, è risaputo che il passaggio da Android ad iPhone richiede un certo tempo di adattamento), dovete tenere in considerazione quelli che sono i vantaggi di un dispositivo Apple.
Qualità e sicurezza maggiore, prestazioni sicuramente più elevate con tutte le applicazioni, senza considerare i tempi di invecchiamento elettronico, che per i dispositivi che portano la mela sul retro sono nettamente superiori rispetto a qualunque concorrente, che si tratti di Samsung, Huawei o Xiaomi.
Forse ora starete pensando che tutte queste qualità non sono comunque giustificate dal prezzo sicuramente più elevato dei dispositivi Apple, specialmente se comparati a quelli dei concorrenti, ma anche in questo caso abbiamo la soluzione giusta per voi.
Se volete un dispositivo di qualità, dalle alte prestazioni e che non vi abbandoni dopo aver trascorso appena qualche anno con voi, quello che forse non avete considerato è di acquistare uno smartphone ricondizionato, ovvero rimesso a nuovo e perfettamente funzionante.
Vi rassicurerà sapere che i telefoni ricondizionati sono controllati su svariati punti – in particolar modo noi di CertiDeal facciamo dei test su ben 32 punti di controllo, garantiamo i nostri dispositivi per 24 mesi e offriamo la possibilità di reso gratuito nei 21 giorni successivi all’acquisto.
Ovviamente il costo di un telefono ricondizionato è di molto inferiore rispetto a quello di uno smartphone acquistato nuovo, per questo potrebbe essere la giusta soluzione per voi.
Come trasferire i dati da Android ad iPhone
Una volta presa la decisione definitiva e acquistato il vostro iPhone, nuovo o rigenerato che sia, tutto quello che vi resta da fare è di trasferire tutti i dati dallo smartphone che utilizzavate in precedenza a quello nuovo.
Per fare questa operazione, che non deve assolutamente spaventarvi in quanto abbastanza semplice e veloce, ci sono svariati metodi tra i quali potrete scegliere, in base alla quantità di dati che avete da trasferire da un device all’altro.
È anche importante capire quanto tempo avete a disposizione per farlo, se volete farlo manualmente o meno e se volete trasferire tutti i vostri dati senza distinzione o volete scegliere voi stessi quali conservare e quali no.
Passa a iOS
Il modo più facile e veloce per effettuare il passaggio di dati da un dispositivo Android a uno Apple è farlo attraverso un’applicazione creata da Apple per facilitare questo tipo di operazioni, chiamata appunto “Passa a iOS”.
L’app è scaricabile su quasi tutti i dispositivi Android che hanno l’accesso a Play Store, dovrete quindi scaricare l’app sul vostro vecchio telefono, accendere il vostro nuovo iPhone e prima di configurarlo fare click direttamente su “Migra dati da Android”, quindi cliccare “Continua”.
Schermata visualizzata per migrare i dati da Android ad iPhone
A questo punto apparirà sullo schermo del vostro iPhone un codice di trasferimento, che dovete digitare all’interno dell’app sull’Android e fare così in modo che si connetta alla rete Wi-Fi generata dall’iPhone.
Schermata con il codice di trasferimento
Infine, non vi resterà che selezionare i contenuti che volete copiare sul nuovo dispositivo e poi terminare la configurazione del vostro iPhone.
Per facilitare l’operazione vi suggeriamo di tenere i due dispositivi vicini tra loro, entrambi collegati all’alimentazione fino a quando su tutti e due gli schermi non sarà indicato il termine del trasferimento dati. L’operazione non dovrebbe richiedere troppo tempo, ma questo dipende soprattutto dalla quantità di dati che state trasferendo.
Se invece avevate già configurato l’iPhone prima di iniziare il trasferimento dei dati, sarete costretti adesso a fare un ripristino, perché l’app Passa a iOS funziona solo su iPhone non ancora configurati.
La procedura per eseguire un reset è semplice, e soprattutto se non avete ancora inserito nessun file sul nuovo dispositivo essa non comporterà nessuna perdita di dati. A questo link trovate la nostra guida su come eseguire un reset dell’iPhone in poche e semplici mosse.
Ecco un elenco di quello che verrà automaticamente trasferito sul vostro iPhone grazie all’app Passa a iOS:
Contatti
Cronologia dei messaggi
Foto e video della fotocamera
Album fotografici
File e cartelle
Impostazioni di accessibilità
Impostazioni del display
Segnalibri web
Account email
Calendari
Ci sono però dei dati che non possono essere migrati automaticamente tramite questa applicazione da un dispositivo Android a uno Apple: tra questi la musica, i libri e i pdf, che vanno per questo trasferiti manualmente. Vedremo in seguito come farlo con facilità.
Trasferire dati da Android ad iPhone manualmente
Anche se l’utilizzo di applicazioni per il trasferimento dei dati è piuttosto comodo, queste sono indicate se avete una grande quantità di dati che volete trasferire in blocco sul vostro nuovo dispositivo.
Se invece volete selezionare manualmente alcuni file perché non avete bisogno di spostarli tutti sul vostro nuovo dispositivo, o volete trasferire file, quali libri e musica, che non sono compresi nel passaggio con l’app Passa a iOS, vediamo quali sono le alternative per eseguire queste operazioni a mano.
Ovviamente, in questo caso la procedura sarà diversa a seconda del tipo di dati che volete trasferire, ma non disperate perché in questa guida troverete le indicazioni per ogni tipo di file.
Trasferire foto e video da Android a iPhone
Per trasferire tutti i file multimediali dal vostro vecchio Android a un dispositivo Apple, ci sono due alternative. La prima prevede l’uso di un computer, essenziale per copiare tutte le vostre foto e i video dal vecchio smartphone prima, e incollarli in quello nuovo poi.
Questa è una procedura sicuramente più lunga, e dato che non esiste un modo indolore per fare un semplice copia e incolla da Android ad Apple, quello che vi consigliamo nel caso in cui abbiate una grande quantità di file è di scaricare l’app Google Foto.
Se la scaricherete e farete l’accesso al vostro account su entrambi i vostri dispositivi sarà infatti molto più semplice avere a portata di mano tutte le foto e video, e scegliere eventualmente quali salvare nella galleria del nuovo iPhone.
In questo caso il backup avverrà in modo automatico, vi consigliamo pertanto di essere collegati a una buona rete Wi-Fi se volete accelerare il processo.
Trasferire i contatti e i calendari da Android a iPhone
Per effettuare il trasferimento di dati collegati ai contatti e al calendario, anche in questo caso potete servirvi di applicazioni Google. Sincronizzando il vostro account Google direttamente sul vostro iPhone infatti potrete trasferire anche i messaggi di testo.
Da “Impostazioni” recarsi su "Contatti" e/o "Calendario" a seconda dei dati che si desidera trasferire. Cliccare su "Account" e successivamente aggiungere l'indirizzo email dal quale volete scaricare i dati. Una volta fatto ciò, non dimenticate di attivare l'opzione "Contatti" e/o "Calendario". Ovviamente, perché la procedura abbia successo le informazioni devono essere state precedentemente sincronizzate sul vostro account Google dal vostro vecchio cellulare.
Trasferire documenti e musica da Android a iPhone
Come accennato in precedenza, ci sono dei dati che non possono essere spostati in automatico da un Android a un iPhone nemmeno se utilizziamo applicazioni apposite. Vediamo quindi in breve come effettuare il trasferimento di questo tipo di file.
Per quanto riguarda la musica, bisogna innanzitutto ricordare che se utilizzate dei servizi di streaming come Spotify, Amazon Music o YouTube Music, tutte le vostre playlist e i vostri dati vengono salvati automaticamente sull’app, vi basterà quindi scaricarla nuovamente sul vostro nuovo dispositivo per continuare ad ascoltare i vostri brani preferiti.
Se invece avete della musica salvata nella memoria dello smartphone Android, potrete facilmente trasferirla nel nuovo iPhone tramite applicazioni come “Send AnyWhere”, molto semplice e intuitiva da utilizzare.
Con la stessa app, inoltre, potete effettuare il passaggio di documenti, qualora non l'aveste già fatto tramite le applicazioni più conosciute come Google Drive o Dropbox.
Come avrete capito giunti a questo punto, se il passaggio da Android ad iPhone una volta risultava lungo e tedioso, oggi non è più così: ci sono moltissime applicazioni che ne facilitano lo svolgimento, motivo per il quale non c’è da preoccuparsi.
Se avete deciso di acquistare il vostro primo cellulare marchiato Apple, adesso il passaggio ad iOS non dovrebbe più spaventarvi, tutti i vostri dati saranno al sicuro nel vostro nuovo iPhone (si spera, ricondizionato)!
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Grazie per la lettura.
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Android Auto o Apple Car Play? Ecco qual è l’interfaccia migliore
Grazie ai nuovi sistemi di infotainment presenti su ogni auto prodotta negli scorsi anni è possibile dare un nuovo scopo al touch screen della macchina. Attualmente sono due le interfacce più utilizzate e universalmente compatibili: Android Auto e Apple Car Play. Ecco come funzionano e qual è la migliore
La diffusione quasi generalizzata di sistemi all’avanguardia che possano conciliare utilità a intrattenimento ha dato un nuovo senso al viaggio in auto. Il touch screen, a prescindere dalla sua grandezza, molto spesso può collegarsi in modo interattivo con il proprio smartphone. Attualmente diversi modelli di auto prevedono un collegamento tradizionale con cavo USB ma nel prossimo futuro la connettività sarà interamente gestita senza fili.
Quasi tutte le auto sono compatibili con due interfacce: Apple Car Play, pensata esclusivamente per iPhone e dispositivi Apple, e Android Auto, il software creato da Google che si connette a tutti i dispositivi con tale sistema operativo. La scelta dell’interfaccia dipende ovviamente dal tipo di telefono posseduto: ciò non toglie, però, che nel prossimo futuro gli smartphone saranno scelti anche per l’interattività con la propria auto. Ecco quindi i pro e i contro dei sistemi operativi per infotainment.
Android Auto
Il primo vantaggio di Android Auto è sicuramente la possibilità di connettere la maggior parte degli smartphone presenti in commercio. L’usabilità è molto simile a quella dello schermo del telefono ma – d’altro canto – il touch screen dell’auto non è mai davvero indipendente. Alcuni comandi, come quelli delle impostazioni, possono partire solo dal proprio smartphone.
Il secondo vantaggio risiede nella mancanza di limitazioni per quanto riguarda le applicazioni. Per la navigazione sono utilizzabili sia Google Maps che Waze, cosa che non è possibile fare a pieno con Apple Car Play. Altra caratteristica molto positiva di Android Auto è la gestione delle notifiche e delle app aperte. Nel caso si sia persa una notifica è sempre possibile andare a ricercarla nell’apposito menu a tendina. Parimenti utile la lista delle ultime applicazioni utilizzate. Essendo un prodotto Google, poi, Android Auto è configurato per interagire con l’assistente vocale del motore di ricerca californiano.
Apple Car Play
Scelta obbligata per chi ha un iPhone, Apple Car Play dà il meglio di sé nei singoli dettagli e nel design user friendly. La differenza si nota già dal formato dello schermo. Se Android Auto fornisce un 16:9 non adattivo, Apple si adegua a ogni schermo, in modo da visualizzare al meglio le icone e le funzioni.
C’è da dire, poi, che Apple Car Play è abbastanza indipendente dallo smartphone: tutti i comandi sono presenti anche sul touch screen. La casa di Cupertino, però, ha bisogno di sistemare alcune piccole problematiche di Siri. In linea di massima sia Google che Apple dovrebbero rivedere alcuni punti dei comandi vocali, diventati assolutamente centrali nella vita di tutti i giorni.
Ad ogni modo è certo che qualsiasi interfaccia si scelga sarà possibile godere di funzioni all’avanguardia. Queste potranno rimuovere tutte le barriere per un’ottima connettività in viaggio e, allo stesso tempo, garantire una guida più sicura.
Android Auto vs Apple CarPlay: quali sono le differenze
Le auto moderne sono sempre più smart, interconnesse e capaci di offrire una moltitudine di servizi di intrattenimento a disposizione sia del conducente sia dei passeggeri; potremmo quasi dire, in alcune occasioni, che si è davanti ad un computer, o ad uno smartphone, su ruote. Alcuni dei modelli che abbiamo utilizzato nelle nostre prove auto sono così ricchi di funzionalità da lasciare gli occupanti quasi interdetti per le opzioni disponibili, senza considerare anche la difficoltà che si può riscontrare in alcune occasioni.
Problemi misurati anche in recenti studi che hanno certificato come, avere alcuni comandi fisici basilari, possa fare la differenza in termini di sicurezza e reattività. Una buona soluzione per mitigare queste situazioni è quello di affidarsi ad Android Auto o Apple CarPlay ed effettuare quindi una sorta di “mirroring” del proprio dispositivo. Si tratta di un punto importante per chi è alla ricerca anche di familiarità di utilizzo e per chi, per esempio per esigenze lavorative, si trova spesso a cambiare auto e non desidera dover apprendere o configurare un nuovo sistema di intrattenimento.
Ma quali sono le differenze? Quale sistema opera meglio? In questo approfondimento proveremo a darvi una idea generale, sia oggettiva sia, anche soggettiva.
Android Auto vs Apple CarPlay: compatibilità
Non ci sono grandi e misurabili differenze in merito. I due sistemi sono disponibili da un periodo analogo e, salvo rare scelte delle case costruttrici, i moduli di interfaccia sono compatibili con entrambi i sistemi. Non è raro, infatti, poter connettere indistintamente smartphone Android e iPhone senza dover apportare aggiornamenti di “sistema” della propria auto. Attenzione solo a questo specifico periodo storico che, complice la continua carenza dei semiconduttori, ha portato alcuni marchi, tipo BMW, a consegnare le proprie vetture senza Android Auto e Apple CarPlay.
Android Auto vs Apple CarPlay: connessione
Mentre a livello di compatibilità non ci sono particolari differenze, per quanto concerne alla connettività lo scenario potrebbe farsi più interessante. Generalmente, le auto più comuni, sono compatibili con Android Auto e Apple CarPlay “wired”, ossia collegabili via cavo. Nell’abitacolo sarà infatti presente una porta dedicata per collegare il proprio smartphone per farlo dialogare con la vettura.
In questi approfondimenti, dedicati ai mondi Android e Apple, abbiamo già definito come trasformare un sistema “wired” in uno “wireless”, ma precisiamo che a volte è possibile trovare come equipaggiamento base Apple CarPlay Wireless ma non la controparte senza cavo. Il motivo è a noi sconosciuto, ma in qualche modello siamo rimasti stupiti di questa funzionalità. Fortunatamente ci sono dongle in grado di gestire entrambe le connessioni senza particolari azioni; stiamo parlando di Carlinkit, un piccolo dispositivo in grado di trasformare una connettività wired in una wireless.
Poter collegare il proprio dispositivo con il WiFi permette un utilizzo più snello e ordinato, a discapito però del consumo della batteria che potrebbe esaurirsi durante le lunghe tratte; qui i costruttori, in genere, mettono a disposizione caricatori a induzione, comunemente definiti senza filo, proprio per ovviare a questa problematica. Questo accessorio non è sempre disponibile come allestimento base, ma per qualche decina di euro consigliamo di valutarlo.
Android Auto vs Apple CarPlay: interfaccia
Sebbene per i meno esperti l’interfaccia di entrambi i sistemi potrebbe sembrare simile, ci sono delle differenze importanti che modificano anche quella che è, difatti, l’esperienza di utilizzo. Google apporta costanti aggiornamenti e, proprio di recente, è stata introdotta la nuova versione Coolwalk che rende l’interfaccia ancora più fruibile e compatibile con le auto con ampi display. Apple con iOS 13, permette di gestire musica, navigazione, suggerimenti, tutto in un’unica schermata. Allo stato attuale non vige una particolare differenza in termini di layout tra i due sistemi; fortunatamente Google con Coolwalk è riuscita a livellare le principali differenze in termini di usabilità.
Tuttavia CarPlay non richiede di dover parcheggiare o inserire il freno di stazionamento (o la marcia P) per inserire una destinazione utilizzando la tastiera, a differenza di Android Auto. Il sistema di Google, in alcune occasioni, è quasi fastidioso; ad esempio, se passate lo smartphone al passeggero non sarà in grado di utilizzare Google Maps, in quanto “proiettato” già sul display dell’auto. Su alcuni modelli, il touchscreen viene addirittura disabilitato sia alla guida, sia nelle fasi di stazionamento, delegando tutti i comandi solo ai sistemi fisici.
Android Auto vs Apple CarPlay: app di terze parti
Entrambe le piattaforme consentono agli utenti di utilizzare le app disponibili sul proprio smartphone; purtroppo in nessuno dei due casi è possibile avviare tutte le applicazioni ma solo una piccola selezione. Android Auto in questo scenario offre una compatibilità maggiore, soprattutto quando si tratta di messaggistica.
Android Auto vs Apple CarPlay: assistente vocale
Se c’è un elemento su cui entrambi gli sviluppatori devono ancora lavorare è quello legato agli assistenti vocali; il discorso in questo caso è generico perché l’esperienza utente, a nostro parere, non è soddisfacente in nessuno dei due casi. L’idea di Apple e Google è quella di eliminare completamente l’interazione manuale e utilizzare esclusivamente la nostra voce; purtroppo, al momento, il traguardo appare ancora lontano.
I problemi maggiori riscontrati riguardano l’apprendimento e la lentezza nell’elaborare risposte o prendere azioni. Inoltre i contenuti a comando vocale disponibili sono ancora esigui.
Lacune a parte, Apple funziona leggermente meglio per due semplici punti. Il primo riguarda la grafica, Siri è meno invasiva e utilizza un’interfaccia trasparente che non va a coprire le informazioni di navigazione (seppur marginalmente). Il secondo è relativo all’interazione, in quanto Siri può essere attivata pronunciando le classiche parole “Hey Siri” direttamente nel microfono integrato nell’abitacolo.
Android Auto vs Apple CarPlay: aggiornamenti e novità
Come anticipato in un paragrafo precedente, gli aggiornamenti di Android Auto sono frequenti e di conseguenza anche la correzione di alcuni fastidiosi bug. Di recente Google ha aggiornato il proprio sistema alla versione Coolwalk, mentre Apple ha intenzione di rivoluzionare interamente il sistema dalle fondamenta come ha annunciato in occasione dello scorso WWDC.
Android Auto vs Apple CarPlay: screenshot
Sebbene catturare uno screenshot durante la guida rimanga un evento raro, sia CarPlay che Android Auto offrono la possibilità di acquisire e condividere se necessario. Tuttavia, mentre il processo è semplice su iPhone, è molto più complicato con Android Auto tanto da dover entrare nella modalità sviluppatore.
Sicuramente nessuno di voi darà peso, com’è giusto che sia, a questa funzione, ma in caso di necessità è meglio che tu abbia un dispositivo Apple.
Android Auto vs Apple CarPlay: chi vince?
Decretare un vincitore assoluto non è mai semplice in questi casi, soprattutto perché ci sono una serie di abitudini soggettive che potrebbero pesare in maniera differente in ogni individuo. A nostro parere Apple CarPlay è più stabile, sia in modalità wired che wireless ma, come anticipato, potrebbe trattarsi di un parere soggettivo. L’interfaccia utente è ora molto vicina tra i due sistemi e le funzionalità messe a disposizione sono ormai vicine. In ogni caso, in un’epoca sempre più interconnessa, suggeriamo caldamente di acquistare un’auto che supporti sia Android Auto sia CarPlay, visto che entrambi i sistemi funzionano davvero bene una volta configurati.
Android Auto vs Android Automotive: cosa cambia
Ricordiamo che Android Auto non è tuttavia l’unica soluzione pensata da Google; alcune vetture più recenti, in verità un numero estremamente ristretto, offre il sistema operativo di Android pensato e plasmato esclusivamente per le auto. Se siete curiosi, a questo indirizzo è disponibile un approfondimento in grado di rispondere a tutte le domande.