Marche di cellulari, smartphone e telefoni: tutte le migliori

by Vittore Zetticci

Che sia per Natale o per il compleanno, che sia semplicemente perché il nostro vecchio modello comincia a perdere colpi o perché quello nuovo ci affascina, tutti noi prima o poi facciamo i conti con un quesito: quali sono le migliori e più affidabili marche di cellulari e smartphone?

Anzi, entrando più nel dettaglio, le domande che ci facciamo prima di un acquisto sono svariate, anche se simili tra loro. Conviene davvero spendere tutti quei soldi per un prodotto Apple? Ci si può fidare dei telefoni cinesi? Nokia si starà riprendendo? Huawei, di cui parlano tutti, sarà la scelta giusta? Oppure è meglio Samsung?

E il fatto è che quando si comincia a chiedere un po’ in giro, a sentire pareri su questo argomento, si finisce in un vortice. Perché davanti agli smartphone molti di noi diventano fanatici, sia che ci schieriamo dall’una o dall’altra parte. Anche perché la marca del proprio cellulare indica oramai quasi uno stile di vita, o quantomeno l’adesione a una certa filosofia.

Se quindi siete alla ricerca di un telefono nuovo e non sapete dove andarlo a pescare, siete nel posto giusto. Perché qui – al di là dei singoli modelli che cambiano a una velocità impressionante – cercheremo di fare il punto sulle migliori marche. Su quelle aziende, cioè, che nel corso degli anni hanno dato prova di essere affidabili.

Solo che non saremo noi a darvi un parere: sarebbe troppo facile e verremmo immediatamente tacciati di partigianeria. No: abbiamo scelto di chiedere un consiglio ai nostri lettori e soprattutto a quelli che ci seguono su Facebook, tramite il solito meccanismo di #5cosesocial.

Al nostro sondaggio hanno partecipato migliaia di persone. Persone che ci hanno aiutato a sfoltire via via la classifica, fino ad arrivare a cinque marche giudicate migliori delle altre. Eccole, nell’ordine di preferenza dei nostri lettori.

1. Apple

Apple è la marca che ha inventato lo smartphone per come lo conosciamo oggi. Con Steve Jobs – soprattutto nel suo secondo mandato come amministratore delegato – è diventata un’azienda colossale, la più stimata del mondo, almeno nel campo dell’elettronica. Però, lo diciamo sinceramente, non ci aspettavamo che fosse proprio la mela morsicata a chiudere in testa.

Durante le prime fasi del nostro sondaggio, infatti, il marchio che produce gli iPhone ci era sembrato un po’ in affanno. Non in termini assoluti, quanto nel paragone con alcuni rivali agguerriti come Samsung e Huawei. I commenti erano più numerosi per queste due marche che non per Apple e anche le percentuali di voto per l’azienda di Cupertino erano buone ma non ottime.

In finale però la società guidata da Tim Cook ha saputo tirare fuori le unghie e mettere in riga tutti quelli che da tempo mirano ad insidiarle il ruolo di capofila del settore. D’altronde, il recente successo di iPhone X sembra indicare che – nonostante i suoi difetti – Apple sia ancora largamente apprezzata dal suo pubblico.

La storia dell’azienda di Cupertino

Come forse già sapete, Apple fu fondata nel 1976 nel garage di casa Jobs da Steve, che aveva già fiutato come fare affari coi computer, dall’esperto Steve Wozniak, progettista dei primi modelli, e da Ronald Wayne, che aveva sostanzialmente il compito di fare da mediatore tra i due.

Fin da subito si pose come una delle aziende più innovative della Silicon Valley, andando incontro però sia a grandi trionfi che a colossali fallimenti. Lo stesso Jobs pagò lo scotto di alcune scelte sbagliate e del suo giovanile autoritarismo e fu costretto a lasciare l’azienda nel 1985.

Ritornò al timone nel 1997, risanando un’azienda che nel frattempo aveva perso molto terreno nei confronti dei concorrenti. Lanciò l’iMac e il Mac OS X, che diedero nuova linfa al settore dei computer, e ampliò gli interessi della società.

Nel 2001 arrivò infatti l’iPod, che ebbe un successo clamoroso e che però venne presto dimenticato quando nel 2007 lo stesso Jobs presentò il primo iPhone. Alla sua uscita il “melafonino” rivoluzionò un intero settore, come poco dopo avrebbe fatto l’iPad, e aiutò Apple a conquistare una leadership che, stando al nostro sondaggio, dura tuttora.

2. Samsung

Al secondo posto della classifica si piazza l’azienda che negli ultimi anni ha gareggiato con Apple a vari livelli, avvicinandosi molto al colosso americano nella considerazione del pubblico. Stiamo parlando ovviamente di Samsung, società coreana che ha una storia di ormai moltissimi anni alle spalle.

Nei primi turni del nostro sondaggio il produttore dei Galaxy si era distinto subito per la sua forza, risultando il favorito per la vittoria finale. Nei quarti di finale ha raggiunto addirittura l’84% abbondante dei voti, superando di slancio marche acclamate come Meizu e Lenovo.

In semifinale poi Samsung ha vinto il suo gruppo con quasi due voti su tre, regolando Xiaomi e OnePlus e impedendo a LG e HTC di accedere alle finali. Nel turno conclusivo, però, ha dovuto cedere il primo posto a Apple, comunque tenendo a distanza Huawei, il terzo in classifica.

I Galaxy dalla Corea del Sud

Come accennavamo all’inizio, Samsung ha comunque una lunga storia alle spalle, che parte da molto prima dell’invenzione dei cellulari. L’azienda fu fondata infatti nel 1938 da una famiglia di proprietari terrieri. All’inizio si occupava di generi alimentari e produceva perlopiù pasta fresca.

Dopo la Seconda guerra mondiale e la Guerra di Corea, la ditta ampliò i suoi affari, occupandosi anche della raffinazione dello zucchero e della lavorazione della lana. Nel corso degli anni successivi Samsung divenne la più importante azienda del paese, attiva anche nel settore finanziario.

Così negli anni ’60 – quando il successo del Giappone ispirò molti paesi asiatici a buttarsi nel campo dell’elettronica – Samsung aveva i capitali pronti per fare gli investimenti necessari. Iniziò così a realizzare televisori (settore in cui è molto forte ancora oggi), macchine fotografiche e altri prodotti elettronici.

Negli anni ’80 cominciò a presentarsi sempre più spesso sul versante europeo e americano, anche grazie a joint-venture con Sony e con altri produttori asiatici. Nel 2009 ha infine lanciato la sua principale linea di smartphone, Galaxy, che in breve ha guadagnato quote sempre più consistenti di mercato.

3. Huawei

Il terzo posto in classifica va a Huawei, marca giovane che però negli ultimi anni ha rapidamente scalato posizioni anche nel cuore degli europei. La società, come saprete, è cinese ed è stata fondata nel 1987 a Shenzhen, nell’ambito dello sforzo che in quegli anni la Cina stava compiendo per colmare il gap tecnologico con i rivali asiatici.

Formalmente si tratta di una cooperativa, visto che la proprietà dell’azienda è completamente in mano ai dipendenti. Dipendenti che però hanno saputo in questi anni ben amministrarla, puntando decisamente sull’innovazione. Quasi metà degli impiegati, infatti, si occupa di ricerca e sviluppo.

Il vero balzo in avanti la società l’ha comunque compiuto negli ultimi anni, prima tramite la registrazione di un numero molto importante di brevetti, poi tramite il lancio di modelli di smartphone sempre più convincenti.

Fare alla cinese

Sul versante dei cellulari, Huawei ha infatti cominciato a farsi conoscere nel nostro paese soprattutto negli anni ’10. Prima ha lanciato la linea Ascend, che ha fin da subito convinto la critica e il pubblico. Poi ha creato Honor, brand mid-range che in seguito ha reso una marca a sé stante.

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Infine, negli ultimi anni si è posta come il principale antagonista di Samsung per diventare il primo produttore di smartphone con sistema operativo Android. Un’impresa che sembra procedere al meglio, forte anche dello slancio fornito da altri produttori cinesi come Lenovo, Xiaomi e OnePlus, di cui parleremo a breve.

Anche il nome dell’azienda, tra l’altro, esalta proprio la capacità cinese di produrre. Huawei, infatti, è l’unione di due caratteri che possono essere interpretati – come spesso accade col cinese – in diversi modi.

Una traduzione univoca in italiano è impossibile, anche perché i fondatori non hanno mai chiarito che senso volessero dare al nome della loro società. Ad ogni modo, si sono avanzate alcune ipotesi: Huawei potrebbe infatti significare “atto magnifico” o “fare alla cinese“. In ogni modo, un nome un po’ presuntuoso ma di sicuro effetto.

4. OnePlus

Come vedrete, rimarremo in ambito cinese fino alla fine della nostra cinquina. Mentre il primo e il secondo posto sono ancora appannaggio di Stati Uniti e Corea del Sud, le altre posizioni di vertice sono ormai state cannibalizzate dalla Cina, con una velocità impressionante.

Fino a qualche anno fa, infatti, in queste posizioni avremmo trovato, con ogni probabilità, HTC, Sony o LG, aziende sempre asiatiche, ma provenienti da paesi che siamo già abituati a considerare all’avanguardia tecnologica. Oggi invece Taiwan, il Giappone e in parte anche la Corea del Sud sembrano in difficoltà davanti all’avanzata cinese.

Prova di tutto questo è il percorso compiuto da OnePlus. L’azienda è infatti giovanissima, essendo stata fondata appena nel 2013. Ma in una manciata di anni è riuscita a sfondare in tutto il mondo, recuperando il tempo perduto rispetto ai concorrenti e proponendosi – a furia di innovazioni – come una delle capofila del settore.

Bruciare le tappe

La sede dell’azienda si trova anche in questo caso a Shenzhen, molto vicina ad Hong Kong e quindi ad essa piuttosto legata. Il focus principale, fin dalla sua fondazione, sono stati gli smartphone. Così all’atto costitutivo ci si è messi subito a lavorare su un primo prodotto, ribattezzato OnePlus One.

Questo cellulare d’esordio, uscito nel 2014, si fece subito notare per una particolarità: montava hardware e strumentazione da top di gamma, ma veniva venduto ad un prezzo estremamente popolare. Anche per questo fu commercializzato inizialmente solo tramite inviti, perché non si riusciva ancora a sopperire a tutta la domanda.

Con i seguiti – OnePlus 2, X, 3, 3T, 5 e 5T – l’azienda ha saputo poi consolidare le proprie posizioni, dimostrando che il successo del primo modello non era un fuoco di paglia.

Oggi i suoi telefoni si presentano come estremamente potenti, anche superiori alla media, e a prezzi comunque non eccessivi. Questo ben si sposa con la filosofia dell’azienda: il motto infatti è Never settle, traducibile come “Non accontentarsi mai”.

5. Xiaomi

Chiude la nostra classifica l’ennesima marca cinese, Xiaomi. Anche in questo caso si tratta di un’azienda giovane: fu infatti fondata nel 2010 da Lei Jun, giovane imprenditore che per modi e mentalità è considerato l’emulo cinese di Steve Jobs.

Anch’essa riuscì a buttarsi sul mercato appena un anno dopo la sua fondazione, rilasciando nel 2011 il suo primo prodotto, il Mi1, uno smartphone a basso costo nonostante la dotazione di ottimo livello. La stessa scelta che ha fatto, poco tempo dopo, la fortuna pure di OnePlus.

Negli anni poi l’azienda si è sviluppata, con prezzi molto aggressivi ma anche con una produzione attenta alla domanda. Nei primi anni infatti gli esemplari venivano assemblati sempre in lotti piuttosto contenuti, in modo da comprendere di volta in volta le esigenze del mercato e non avere invenduto.

E negli ultimi anni l’azienda ha poi allargato il proprio mercato, aggiungendo agli smartphone una serie di altri dispositivi elettronici come le bilance, i router, gli smartband, delle videocamere, gli speaker e altro ancora.

L’andamento di Xiaomi nelle varie fasi del sondaggio

Nel nostro sondaggio il brand cinese è partito subito forte, surclassando nei quarti di finale marche già affermate e storiche come Sony e HTC. In semifinale però si è dovuto piegare davanti allo strapotere di Samsung, che ha racimolato il 65% delle preferenze contro il 14 scarso di Xiaomi.

Per quest’ultima marca, però, in quella fase c’è stata almeno la soddisfazione di superare OnePlus, il “cugino” rivale, con un +2% dei voti. Tendenza che però si è invertita in finale, dove i fan dei cellulari col motto “Never settle” si sono fatti sentire di più.

Come ha funzionato #5cosesocial

I gironi sulle marche di cellulari

Prima di salutarci, spieghiamo però come sono andate le cose fino a qui. Per chi non avesse mai partecipato ai nostri sondaggi precedenti, la cosa funziona così: abbiamo selezionato 20 marche di cellulari, quelle che attualmente vendono di più nel nostro paese o di cui comunque si parla di più. Le abbiamo divise quindi in 4 gruppi.

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Ogni giorno, per quattro giorni, abbiamo proposto ai nostri fan su Facebook i vari raggruppamenti, e abbiamo chiesto di votare la loro marca preferita. Combinando i risultati di questa prima fase siamo arrivati a due gruppi di semifinale, tra i quali, con lo stesso metodo, sono stati selezionati i cinque finalisti.

E come già accaduto con altri nostri sondaggi, su Facebook si è potuto votare usando i “like button”, le reazioni: mettere il cuore, il “mi piace”, il sorriso, la faccia stupita o la lacrimuccia hanno permesso di dare il voto alla marca preferita.

Qui di seguito potrete quindi consultare tutti i risultati nelle varie fasi del sondaggio.

Quarti di finale

Gruppo A: 27 novembre 2017

Apple: 71,70%

Honor: 13,19%

LG: 10,97%

Nokia: 3,27%

ZTE: 0,87%

Hanno votato 1.039 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Apple e Honor. LG correrà per il ripescaggio.

Gruppo B: 28 novembre 2017

Blackberry: 2,43%

Lenovo: 2,13%

Meizu: 7,95%

Samsung: 84,09%

Wiko: 3,40%

Hanno votato 1.031 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Samsung e Meizu. Wiko va invece al girone di ripescaggio.

Gruppo C: 29 novembre 2017

Alcatel: 1,07%

Asus: 10,37%

Huawei: 62,93%

Motorola: 4,05%

OnePlus: 21,58%

Hanno votato 839 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Huawei e OnePlus. Asus va invece al ripescaggio.

Gruppo D: 30 novembre 2017

HTC: 12,59%

Nubia: 1,11%

Razer: 8,89%

Sony: 27,59%

Xiaomi: 49,82%

Hanno votato 540 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Xiaomi e Sony. HTC va invece al ripescaggio.

Gruppo dei migliori terzi

HTC: 12,59%

LG: 10,97%

Asus: 10,37%

Wiko: 3,40%

Vengono ripescati HTC e LG.

Semifinali

Gruppo 1: 2 dicembre 2017

HTC: 2,75%

LG: 6,57%

OnePlus: 11,46%

Samsung: 65,47%

Xiaomi: 13,75%

Hanno votato 1.309 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Samsung e Xiaomi. OnePlus invece concorrerà per il ripescaggio.

Gruppo 2: 3 dicembre 2017

Apple: 57,48%

Honor: 7,14%

Huawei: 29,48%

Meizu: 2,36%

Sony: 3,54%

Hanno votato 1.611 persone (qui il sondaggio su Facebook).

Passano il turno Apple e Huawei. Honor invece concorrerà per il ripescaggio.

Girone dei migliori terzi

OnePlus: 11,46%

Honor: 7,14%

Viene ripescato OnePlus.

Finale

Apple: 39,98%

Huawei: 18,94%

OnePlus: 5,52%

Samsung: 32,02%

Xiaomi: 3,54%

Hanno votato 1.721 persone (qui il sondaggio su Facebook).

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