TCL 20 SE Recensione: lo smartphone Android da 150 euro, ne vale la pena?

by Vittore Zetticci

Negli ultimi anni la fascia bassa del mercato Android ha dimostrato di saperci fare, sfornando un dispositivo valido dietro l'altro. Certo, si tratta di smartphone che strizzano l'occhio agli utenti meno esigenti, ovvero coloro che svolgono semplicemente le classiche attività quotidiane. Tuttavia, ci sono stati anche dei dispositivi che sono "andati oltre", accontentando anche chi cerca quel tocco in più. Nonostante questo, sembra esistere ancora una fascia di prezzo in cui è difficile scendere per i produttori, dato quanto emerso in queste settimane di prova relative a TCL 20 SE, dispositivo venduto a 139,72 euro su Amazon Italia. Il costo è indubbiamente allettante, ma quali sono i compromessi?

Design e unboxing

TCL 20 SE si presenta molto bene in termini estetici. Il primo aspetto dello smartphone che si fa notare è infatti la presenza di una colorazione Aurora Green in grado di distinguersi, considerando un mercato di dispositivi particolarmente scuri (in ogni caso, il prodotto si trova anche nella più classica Nuit Black). I giochi di luce della backcover sono semplicemente splendidi e il tocco di classe è garantito dalla linea divisiva che al suo interno può ricreare una sorta di arcobaleno. Il sensore di impronte digitali è ben contestualizzato e dispone di una superficie più "ruvida", così come il modulo fotocamere "a semaforo" fa la sua figura in alto a sinistra.

Il materiale preponderante è la plastica e al tocco si sente, ma il design garantisce una sensazione "premium" difficile da ritrovare in questa fascia di prezzo. Insomma, chapeau a TCL per il look del dispositivo, il cui retro tra l'altro non trattiene nemmeno troppo le impronte.

Quello che fa un po' storcere il naso è invece la velocità di sblocco offerta dal succitato lettore, dato che la rapidità non è esattamente delle migliori. Per fortuna c'è lo sblocco facciale a risollevare un po' la situazione, anche se non siamo in ogni caso al top. A proposito di Face Unlock, anteriormente la fotocamera è posta in un classico notch "a goccia", che fa da cornice all'ampio pannello di TCL 20 SE. Quest'ultimo strizza l'occhio agli amanti dei contenuti multimediali. Non deludono i pulsanti: a destra ci sono il tasto d'accensione e il bilanciere del volume, mentre a sinistra fa capolino il pulsante per Google Assistant, affiancato dal carrellino per la SIM.

Quest'ultimo è ibrido, dato che può ospitare contemporaneamente due nanoSIM oppure una nanoSIM e una microSD. In alto troviamo il microfono e il jack audio da 3,5 mm per le cuffie, mentre in basso ci sono altoparlanti e porta USB Type-C. A proposito di quest'ultima, c'è la funzione OTG ma manca l'uscita video.

Le dimensioni di TCL 20 SE sono pari a 172,08 x 77,14 x 9,1 mm, per un peso di 206 grammi. Si tratta dunque di uno smartphone imponente, che si fa sentire in mano e che non risulta propriamente maneggevole quanto altre soluzioni. Siamo tuttavia nella norma, dato che il mercato si sta ormai muovendo da tempo in questa direzione. In ogni caso, la sporgenza delle fotocamere è ridotta, quindi il dispositivo non "balla" troppo se poggiato su una superficie piana.

Molto interessante la confezione di vendita, vista la presenza di una comoda cover trasparente e di una pellicola protettiva da applicare manualmente, che sicuramente possono fare gola in questa fascia di prezzo. Non mancano inoltre la spilla per l'estrazione del vano SIM, nonché un cavo USB Type-C/USB Type-A e un caricabatterie da 10W (lo smartphone supporta la ricarica fino a 18W).

Scheda tecnica di TCL 20 SE

Senza girarci troppo attorno, la componentistica interna di TCL 20 SE non lascia di certo sbalorditi: il processore è un octa-core Qualcomm Snapdragon 460, che dispone di quattro core operanti a una frequenza massima di 1,8 GHz e quattro core a 1,6 GHz. Ad affiancare il SoC troviamo una GPU Adreno 610, 4GB di RAM e 64GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 256GB). Insomma, siamo dinanzi a una configurazione ormai trita e ritrita in questa fascia di prezzo, che in molti conoscono già a menadito.

In termini di schermo, fa capolino un ampio pannello LCD da 6,82 pollici con risoluzione HD+ (1640 x 720 pixel), notch "a goccia", refresh rate standard di 60 Hz, aspect ratio 20,5:9 e screen-to-body ratio del 90% circa. La risoluzione è sicuramente limitante, ma quello che fa storcere di più il naso è l'assenza dei DRM Widevine L1. In parole povere, i contenuti di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video si possono vedere solamente in qualità SD. Questo va un po' a vanificare l'utilizzo lato multimediale, che sarebbe in realtà quello prediletto per un display di questa ampiezza. Un vero peccato, anche perché lo schermo in sé non è male, anzi.

La luminosità massima è buona per la fascia di prezzo e TCL ci sa fare in questo campo, tanto che la tecnologia NXTVISION è in grado di migliorare come si deve contrasto, nitidezza e dettagli, dando potenzialmente una marcia in più allo schermo in alcuni contesti, come il gaming. Utilizziamo il termine "potenzialmente" perché l'hardware è indubbiamente limitante per i videogiochi più esosi, ma entreremo maggiormente nel dettaglio più avanti nel corso della recensione. Rimanendo invece in campo multimedialità, il reparto audio non è per niente male considerata la fascia di prezzo, dato che dispone di un buon volume massimo e di una convincente qualità generale.

Arrivando al comparto fotografico, il sensore anteriore è da 8MP (f/2.0), mentre sul retro troviamo una quadrupla fotocamera con una lente principale da 16MP (f/1.8), affiancata da un obiettivo ultra-grandangolare da 5MP (f/2.2, 115 gradi), un sensore da 2MP (f/2.4) per le macro e una lente da 2MP (f/2.4) per la profondità di campo. In parole povere, da noi arriva la variante "minore", in quanto in altri Paesi il sensore principale posteriore è da 48MP e anteriormente c'è una lente da 13MP.

Al netto di questo, la qualità degli scatti non convince del tutto. Se di giorno siamo tutto sommato su buoni livelli per l'utente medio, di notte le limitazioni di questo reparto vengono a galla prepotentemente, dato l'elevato rumore e la qualità generale non esaltante. Inoltre, il massimo zoom raggiungibile in digitale è il 4x. Una funzionalità interessante è invece quella chiamata Colore AI, che permette di mettere in evidenza il soggetto lasciandolo a colori e impostando in bianco e nero lo sfondo. Non convincono del tutto grandangolari e macro, vista la bassa risoluzione.

Deludenti i selfie, che spesso vengono snaturati troppo in fase di elaborazione, mentre i video arrivano alla risoluzione 1080p/30fps sia anteriormente che posteriormente e risultano solamente discreti. Insomma, TCL 20 SE è uno smartphone senza infamia né lode dal punto di vista della fotocamera. Abbiamo visto di meglio in questa fascia, ma in realtà, se non si fanno foto in determinati contesti, l'utente medio potrebbe tutto sommato accontentarsi. Quello che fa un po' storcere il naso è la velocità di scatto ed elaborazione, che a volte può creare qualche grattacapo con la visualizzazione delle foto.

In ogni caso, lo smartphone fa uso dell'intelligenza artificiale per sistemare il risultato finale e questo va a snaturare l'immagine anche di molto, aspetto che ci fa propendere per una valutazione non propriamente positiva del comparto. In ogni caso, se volete approfondire la questione, potete dare un'occhiata alla nostra cartella Drive dedicata a TCL 20 SE.

Non si può invece dire praticamente nulla al dispositivo in termini di autonomia. L'ampia batteria da 5000 mAh, combinata a uno schermo con frequenza di aggiornamento standard, garantisce infatti di arrivare praticamente sempre a fine giornata, a volte anche con un buon quantitativo di carica residua. In alcune giornate poco "movimentate" siamo riusciti a portare a casa i due giorni di utilizzo, quindi siamo dinanzi a ottimi risultati.

Peccato invece per il caricabatterie da 10W incluso in confezione, che porta a termine una ricarica completa in svariate ore. Ricordiamo in ogni caso che il dispositivo in sé è compatibile con la ricarica fino a 18W. Per il resto, risulta convincente la connettività offerta da TCL 20 SE, visto che troviamo 4G, Bluetooth 5.0, NFC e Dual SIM. Peccato per l'assenza della rete Wi-Fi a 5 GHz.

Software

A livello software troviamo Android 11 con personalizzazione TCL UI v3.0.2BB8, aggiornato, al momento in cui scriviamo, alle patch di sicurezza del 5 novembre 2020. Non esattamente un buon biglietto da visita in termini di supporto, dato che lo smartphone è arrivato a febbraio 2021. In ogni caso, TCL ha sempre avuto delle trovate interessanti a livello di software e questo smartphone non fa eccezione. Infatti, senza stare qui a citare tutte le classiche funzionalità che ormai abbiamo imparato a conoscere, è possibile trascinare verso l'angolo, a partire dalla schermata del multitasking, determinate applicazioni per aprirle in delle finestre flottanti. Questo permette, ad esempio, di guardare un video su YouTube in una sorta di Picture in Picture, anche senza avere l'abbonamento Premium.

La finestra può essere ridimensionata, ruotata e messa in un'icona flottante. Insomma, sicuramente si tratta di una feature interessante, che tra l'altro può anche trarre beneficio da uno schermo ampio come quello di TCL 20 SE. Le idee in casa TCL non mancano, ma in questo specifico modello è la fluidità del sistema a non convincere. Non fraintendeteci: stando un po' attenti e utilizzando solamente le app di base, si riescono a portare a termine le varie attività senza troppi problemi. Tuttavia, appena si prova ad aprire quell'app in più, nonché a utilizzare un po' il multitasking, c'è il rischio che lo smartphone vada "in panne". Questo si verificherà poche volte, sia chiaro, ma durante la nostra prova ci sono stati dei crash in più occasioni.

Prestazioni, benchmark ed esperienza d'uso durante la recensione

Visto quanto affermato nel capitolo precedente, avrete già intuito qual è il principale punto più dolente per TCL 20 SE: le prestazioni. Abbiamo già visto sul mercato parecchi smartphone con il processore Qualcomm Snapdragon 460, un SoC di fascia bassa che ormai ha più di un anno alle spalle. Sappiamo bene che quest'ultimo può andare bene per le comuni operazioni quotidiane, dall'invio di un messaggio di posta elettronica all'uso di un social network come Facebook, ma si tratta anche di un processore che inizia a fare il suo tempo e richiede soprattutto una buona ottimizzazione a supporto.

Lag e, in alcuni casi, anche dei crash, non mancano, era da tempo che non ci capitava un'esperienza simile. La sensazione generale è quella di trovarsi dinanzi a uno smartphone poco reattivo e infatti anche i benchmark non sono del tutto positivi: 246 punti in single-core e 1149 punti in multi-core su GeekBench, mentre su AnTuTu Benchmark si raggiungono i 136382 punti. Giusto per farvi un esempio concreto, OPPO A52, non propriamente uno degli smartphone più prestanti in questa fascia di prezzo, riesce ad arrivare a 177526 punti su AnTuTu.

Gaming

Le performance offerte da TCL 20 SE, visto il suo hardware non di prima fascia, non riescono ad offrire un'esperienza di gioco adeguata. Giusto per farvi degli esempi concreti, Call of Duty Mobile, che è molto ben ottimizzato, può girare anche con dettagli su "Molto alto" e FPS su "Alto", ma i caricamenti possono risultare di lunga durata e, per una maggiore fluidità, è bene scendere con i dettagli. Se da una parte si riesce dunque a giocare discretamente ai titoli più popolari, da COD Mobile a Brawl Stars, è proprio uscendo da questo territorio che si incontrano le principali limitazioni.

Per intenderci, ARK: Survival Evolved presenta lag importanti già dalla schermata iniziale e non si riesce a giocarlo nemmeno a "Basso". In alcuni casi, ARK è riuscito persino a causare un riavvio dello smartphone. Non manca una modalità gaming, ma in questo contesto serve in realtà a poco.

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