Smartphone o iPhone, Android vs iOS: qual è meglio? ⋆ Le Differenze
Quando parliamo di dispositivi mobile, i riferimenti sono sicuramente il mondo Android e iOS: non solo due sistemi operativi tra i più utilizzati, ma due vere e proprie filosofie.
In questo articolo analizziamo caratteristiche e differenze tra iOS e Android e facciamo un confronto tra smartphone e iPhone.
Non perdiamo tempo, let’s go!
Smartphone e sistema operativo Android
Con il termine Smartphone ci si riferisce genericamente ai telefoni cellulari dotati di touchscreen e funzionalità tipiche dei pc.
Grazie agli smartphone è possibile connettersi alla rete e navigare in internet, inviare messaggi di testo e multimediali, scambiare mail, scattare foto e girare video, guardare film e ascoltare musica, divertirsi con videogiochi, telefonare ed eseguire tutta una serie di attività specifiche grazie alle cosiddette App.
Anche note come applicazioni, sono dei programmi in grado di eseguire funzioni di varia tipologia, consentendoci di aggiungere nuove funzionalità ai nostri device portatili.
Sebbene dal punto di vista linguistico il termine si riferisca a tutti i telefoni dotati di display touchscreen e funzionalità avanzate (iPhone compresi), il termine Smartphone viene spesso utilizzato per riferirsi esclusivamente ai dispositivi che NON gravitano nel mondo dell’azienda Apple, ma che invece utilizzano un sistema operativo Android (tra poco vediamo cos’è un S.O.).
È proprio il significato che probabilmente hai dato anche tu alla parola, se hai cercato la differenza tra Smartphone e iPhone, prima di imbatterti in questo articolo.
Il logo di Android in bianco e nero
Ciò che consente a tutti gli smartphone di funzionare e, nello specifico, ci permette di interagire con loro è detto Sistema Operativo. Come per i computer, si tratta di un applicativo di base che ci permette di eseguire operazioni, impartire comandi, utilizzare le diverse funzioni del dispositivo, attraverso un’interfaccia grafica sempre più intuitiva e interattiva.
In questo ambito abbiamo due grandi mondi a confronto, entrambi decisamente affidabili:
Android : il sistema operativo di proprietà di Google, che l’azienda mette a disposizione di numerosi produttori di smartphone;
: il sistema operativo di proprietà di Google, che l’azienda mette a disposizione di numerosi produttori di smartphone; iOS: l’operating system, per dirlo all’inglese, sviluppato da Apple in esclusiva per i propri dispositivi mobile.
Android è attualmente il sistema operativo più diffuso e utilizzato al mondo, probabilmente per il fatto che nasce come OS di tipo open source.
Prima di essere acquistato da Google, era infatti un progetto aperto, un software non protetto da Copyright e liberamente modificabile dagli utenti. Oggi, pur non essendo più editabile il codice principale, è comunque possibile installarlo su diversi dispositivi e piattaforme.
Google consente l’utilizzo di Android a produttori di smartphone come Samsung, Huawei, LG, Xiaomi, Sony, Asus, HTC, per citarne alcuni. Questi possono modificarne l’aspetto e personalizzarlo per renderlo compatibile con i propri dispositivi.
È proprio la possibilità di personalizzazione una delle caratteristiche peculiari di questo sistema operativo, che consente a chiunque, utenti finali compresi, di adattare Android al proprio smartphone, in maniera decisamente personale:
le App sono scaricabili non solo dal Google Play store , ma da ovunque (altri negozi online o internet in generale);
, ma da ovunque (altri negozi online o internet in generale); è possibile modificare la grafica del proprio dispositivo;
del proprio dispositivo; è consentito installare versioni modificate di Android, dette Custom ROM;
All’infinita libertà che questo sistema operativo offre, si aggiunge il fatto che il numero di applicazioni presenti sul Play Store è ormai gigantesco, dunque è possibile trovare un programma o applicativo per qualsiasi esigenza.
Di contro, l’apertura che questo sistema offre lo espone a maggiori rischi o svantaggi:
di protezione: esposizione a malware e virus più elevata, dovuta all’ampia diffusione e alle personalizzazioni apportabili, cui bisogna fare attenzione;
più elevata, dovuta all’ampia diffusione e alle personalizzazioni apportabili, cui bisogna fare attenzione; calo delle performance: Android può risultare pesante, soggetto a bug e rallentamenti , se non si dispone di un hardware performante, cosa che dipende da marca a marca e da dispositivo a dispositivo;
, se non si dispone di un hardware performante, cosa che dipende da marca a marca e da dispositivo a dispositivo; aggiornamenti di sistema: il rilascio di una nuova versione Android richiede ai marchi che ne fanno uso per i propri smartphone (Samsung, Huawei and co.) di adattarne le caratteristiche in base alle proprie specifiche ed esigenze. Questo passaggio richiede tempo e, spesso, per alcuni dispositivi non è possibile utilizzare versioni di software aggiornate e più recenti rispetto a quella originariamente in uso.
Insomma, se da un lato abbiamo i PRO della personalizzazione e libertà, dall’altro abbiamo i CONTRO di una maggiore esposizione a problemi di protezione, calo di prestazioni e aggiornamenti lenti.
iPhone e sistema operativo iOS
Il termine iPhone indica la gamma di dispositivi smartphone del colosso americano Apple.
iPhone non è altro quindi che il nome che la Apple ha dato ai suoi telefoni di ultima generazione, diventati una vera e propria icona mondiale. Dal lontano 2007, in cui iPhone ha rappresentato un modello per l’evoluzione del settore della tecnologia smartphone, è diventato un vero e proprio oggetto di culto per tantissime persone.
iOS è il nome del sistema operativo utilizzato da iPhone, ma anche dai dispositivi iPad e iPod Touch. È il secondo sistema operativo più utilizzato al mondo, segnale di quanto il fenomeno iPhone e Apple in generale sia diffuso e apprezzato.
L’aspetto che rende vincente iOS è il fatto che il software viene sviluppato di pari passo con l’hardware, ossia coi telefoni, creando di fatto un’accoppiata vincente.
A differenza di Android, che viene riadattato su tanti dispositivi diversi di marchi differenti, il sistema operativo di Apple nasce con e per i dispositivi Apple, rendendolo di fatto molto più performante. Il “motore” degli iPhone è pensato e realizzato per offrire il meglio dei dispositivi agli utenti.
Questo si tramuta in numerosi vantaggi:
prestazioni e intuitività: iPhone è apprezzato per la sua efficienza, velocità e fluidità , con riduzione al minimo di bug e rallentamenti, oltre che per la semplicità di utilizzo;
, con riduzione al minimo di bug e rallentamenti, oltre che per la semplicità di utilizzo; sicurezza: iOS, non essendo in alcun modo aperto al mondo esterno ad Apple, riduce al minimo l’esposizione a software malevoli, virus e malware;
aggiornamenti di sistema: a differenza di Android, ogni aggiornamento del sistema operativo è direttamente scaricabile e utilizzabile dagli utenti sui propri dispositivi, senza attese.
Come per lo store di Google, anche Apple Store offre ormai un numero di applicazioni tale da consentire di avere programmi in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.
Il logo di Apple in bianco e nero
L’ecosistema consente di condividere e sincronizzare praticamente tutto tra i vari dispositivi Apple di uno stesso utente: iMac, iPhone, iPad, ecc.
D’altra parte, bisogna dire che le scelte di Apple creano un ecosistema chiuso, che comporta anche limitazioni e svantaggi:
personalizzazione ridotta al minimo, con poche possibilità di modifiche grafiche;
applicazioni scaricabili solo dallo store ufficiale e non da altri negozi online o siti web;
strumenti e accessori compatibili esclusivamente se di marca Apple;
prezzi decisamente non alla portata di tutti.
Dunque, volendo tirare le somme relativamente ad iPhone, tra i PRO dobbiamo sicuramente segnalare design, efficienza e velocità, oltre a sicurezza e sistema operativo sempre aggiornato. I CONTRO sono invece un ecosistema chiuso, sistema operativo non modificabile e personalizzabile in maniera limitata, oltre che il prezzo.
iPhone iOS vs Smartphone Android: confronto
Cupertino e Mountain View, rispettivamente le due sedi principali di Apple e Google, sono la rappresentazione di due mondi così diversi, eppure separati solo da una decina di km.
Abbiamo visto le caratteristiche generali di sistemi operativi e rispettivi device, ora facciamo un bel confronto caratteristica per caratteristica, per aiutarti a comprendere meglio le differenze tra smartphone e iPhone sotto tutti i punti di vista.
Dispositivi
L’apertura del mondo Android, fa si che la gamma di cellulari tra cui scegliere sia decisamente vasta. Grandi possibilità di scelta quindi, tra Samsung, Huawei, HTC, LG, Sony, Asus, Xiaomi, Acer e molti altri.
Grazie a questa possibilità ognuno può individuare lo smartphone più adatto alle sue esigenze, in termini prestazionali, di funzionalità, di memoria, ecc. Alcuni esempi:
per chi vuole uno smartphone pensato per le foto , non c’è niente di meglio di Huawei P30 Pro, con un prezzo sotto i 600 euro.
, non c’è niente di meglio di Huawei P30 Pro, con un prezzo sotto i 600 euro. per chi necessita di un ottimo smartphone e ha bisogno di una batteria che dura a lungo , il consiglio è sicuramente lo Xiaomi Mi Note 10.
, il consiglio è sicuramente lo Xiaomi Mi Note 10. per chi cerca uno smartphone per il mobile gaming , la risposta è sicuramente ASUS ROG Phone II, versione elite, pensato in ogni aspetto per rispondere alle esigenze dei giocatori.
, la risposta è sicuramente ASUS ROG Phone II, versione elite, pensato in ogni aspetto per rispondere alle esigenze dei giocatori. il migliore per qualità prezzo arriva invece da casa Samsung, con il suo Galaxy S10+.
Il mondo iPhone ha invece un numero di modelli più limitato, frutto dell’appartenenza ad una singola azienda, che pone l’attenzione a sviluppare solo dispositivi innovativi e non semplici copie dei precedenti.
Gli ultimi modelli iOS sono: iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max, cui si aggiunge il più economico di casa Apple, disponibile anche color rosso, l’iPhone SE, giunto alla sua seconda generazione.
Display
Anche qui la distinzione si gioca sul numero dei modelli.
Se gli iPhone sono pochi, ovviamente bisogna “accontentarsi” delle dimensioni e delle tecnologie proposte dai vari modelli. Stiamo comunque parlando di schermi di eccellenza, realizzati con tecnologia Super Retina o Liquid Retina, con grandezze a partire dai 4,7 pollici di iPhone 7 e iPhone 8 fino ai 6,5 pollici dei modelli 11 Pro Max e iPhone XS Max.
Altro che accontentarsi, insomma!
Android, in base alla marca scelta, offre tantissime proposte sia in termini di grandezza che di tecnologia del display. Tra i migliori, ci sono sicuramente:
Per questi 3 stiamo parlando del top, ma la qualità del display è ormai ottima per tutti i modelli, con colori luminosi e brillanti. Ci sono anche soluzioni con schermo compatto, per chi non ha bisogno di grandi display e preferisce un modello dalle dimensioni contenute.
Memoria
Oramai tutte le case di produzione realizzano lo stesso dispositivo in molteplici configurazioni per quanto riguarda la memoria di archiviazione. Dunque, sia per iPhone che per gli altri smartphone abbiamo telefoni con memoria da 8, 12, 16, 32, 64, 128, 256, 512 GB.
Tuttavia, Android consente per tanti modelli di sfruttare la cosiddetta memoria espandibile. Grazie all’inserimento di schede Micro SD è dunque possibile migliorare la capacità di archiviazione dello smartphone, cosa non possibile con iPhone.
Batteria
L’ottimizzazione di iOS consente di ridurre i consumi della batteria, a differenza di Android che scarica con più facilita lo smartphone. Tuttavia, molti modelli che utilizzano Android dispongono di batterie molto grandi in termini di capacità, al punto da consentire una durata maggiore.
Inoltre, molti modelli di smartphone hanno la batteria rimovibile e dunque cambiabile. Per gli iPhone è invece richiesto di smontare il dispositivo, operazione certamente non alla portata di chiunque. È necessario, onde evitare di compromettere il melafonino, rivolgersi a centri specializzati.
Prestazioni
L’hardware della gran parte degli smartphone è superiore a quello degli iPhone. Tuttavia, l’ottimizzazione del software nativa per iPhone gli consente di ottenere performance migliori, sfruttando le potenzialità del dispositivo al 100%.
Android, girando su dispositivi dalle caratteristiche e dalle componenti differenti, richiede specifiche hardware migliori per poter ottenere ottime prestazioni.
Design e materiali
iPhone è da sempre sinonimo di eleganza, scelta dei materiali, in una parola design, curato in ogni dettaglio. Maneggiando un dispositivo Apple si ha l’impressione di avere tra le mani un oggetto di lusso, ma che appare comunque solido e resistente.
Come recita il sito Apple: acciaio chirurgico inossidabile, alluminio aerospaziale e il vetro più robusto mai usato nel settore. Questi sono gli elementi che fanno di iPhone un dispositivo durevole e al tempo stesso raffinato.
Di contro, la varietà delle proposte Android anche in questo caso è frutto dei tantissimi marchi di smartphone che ne fanno uso. Ci sono sicuramente modelli con materiali più ricercati ed eleganti, pensati per competere con l’eleganza di Apple, altri pensati per avere la massima resistenza unita alla leggerezza, altri ancora che favoriscono un comfort maggiore. Il tutto ovviamente commisurato al costo.
Applicazioni
Il discorso applicazioni non vede in realtà l’ago della bilancia pendere da una parte. Come abbiamo detto nel corso dell’articolo, sia iOS che Android dispongono di App per qualsiasi necessità.
A volte capita che alcune app siano gratuite su Android e a pagamento su iOS. D’altra parte, molto spesso lo sviluppo di un’applicazione passa prima da iOS che da Android, dove c’è necessità di adattare i programmi ai vari dispositivi e marchi, attività che richiede più tempo.
Navigazione internet
iPhone permette di navigare utilizzando principalmente il Browser Safari, mentre Android è più flessibile e offre tantissime opzioni: Chrome, Firefox, Opera.
Facilità d’uso
iOS è notoriamente apprezzato per la sua semplicità. Rispetto ad Android, che può risultare un po’ più macchinoso per chi non ha dimestichezza con la tecnologia, è più intuitivo. Si impara in fretta ad utilizzarlo e da modello a modello non ci sono differenze. Cambiando marca di smartphone invece è possibile doversi adattare a qualche modifica.
Aggiornamenti di sistema
È un argomento già accennato nel corso dell’articolo, ma vale la pena ribadire.
Gli aggiornamenti di software su iPhone sono decisamente meglio che sugli Smartphone della concorrenza: rapidi, immediati, performanti, a differenza di Android che richiede tempi più lunghi e adattamenti alle singole versioni sviluppate da ogni marchio.
Assistenza
Per questo aspetto, senza alcun dubbio meglio Apple, che offre assistenza dedicata e un servizio clienti efficiente. L’assistenza per gli altri smartphone dipende molto dalla casa produttrice, ma in ogni caso dalle esperienze degli utenti non è al pari della mela.
Pagamenti digitali
La tecnologia offre ogni giorno nuove soluzioni per migliorarci la vita: i sistemi di pagamento digitale sono probabilmente una di queste.
Anche per questo aspetto, i mondi Apple e Google si sono dati da fare sviluppando dei sistemi proprietari per consentire di utilizzare smartphone e smartwatch per effettuare pagamenti: ecco quindi la nascita di Google Pay e Apple Pay. Esiste poi l’opzione Samsung Pay, pensata appositamente per i dispositivi Samsung, che girano su sistema operativo Android.
Bisogna dire che Google Pay è utilizzabile anche su dispositivi Apple, grazie all’app specifica, mentre Apple Pay è un’esclusiva dei dispositivi della “mela”: iPhone, iPad e Apple Watch.
Assistente vocale
Per quanto riguarda gli assistenti digitali, dobbiamo sicuramente segnalare la lenta evoluzione di Siri di Apple, qualche passo indietro rispetto alla concorrenza.
Su Android è possibile sfruttare invece l’Assistente Google, molto più performante in termini di azioni che può svolgere e capacità di interpretare i comandi e le richieste.
Prezzo
L’elemento prezzo è sicuramente uno dei più rilevanti nella scelta tra iPhone e smartphone.
L’ampia gamma dei dispositivi che utilizzano Android, di tantissimi marchi diversi, permette di scegliere la soluzione più adatta a tutte le tasche e con le caratteristiche tecniche che si preferiscono.
Ci sono telefoni low cost, per chi non ha pretese e desidera uno smartphone di ultima generazione ma senza funzionalità avanzate e performance stratosferiche.
Ci sono dispositivi di fascia media con ottimo rapporto qualità/prezzo. In quel caso mancheranno alcune funzionalità, ma si può avere tutto ciò di cui si ha bisogno, con buone performance e prezzi abbordabili.
Sicuramente invece, per i top di gamma Android di ultima generazione, i prezzi non si discostano molto dai più recenti iPhone.
Il mondo Apple invece non è sempre alla portata di chi desidera spendere poco. Per risparmiare qualcosa bisogna andare su modelli dalle ottime caratteristiche ma non di ultimissima generazione, come iPhone 7 (2016) oppure iPhone 8 (2017).
Questi sono sicuramente la scelta ideale per chi vuole testare iOS ma non dispone di un ampio budget: rimarrà sicuramente soddisfatto dalle performance che questi dispositivi offrono.
Miglior smartphone
Come abbiamo visto, quelli che sono i Pro di una categoria, risultano i Contro dell’altra. Dunque non è facile, anche dopo aver analizzato tutte le differenze tra smartphone e iphone stabilire la scelta giusta.
Non sta di certo a noi dire quale sia il miglior smartphone sul mercato o il miglior sistema operativo: molto dipende dalle necessità di utilizzo dei dispositivi e dalle preferenze di ciascuno.
C’è chi darà più importanza ad alcune caratteristiche, come le performance o il design, e chi invece darà maggior peso alla possibilità di personalizzazione del dispositivo o altro.
Speriamo il nostro confronto tra iOS e Android coi loro device possa aver chiarito i tuoi dubbi e averti aiutato nella scelta del tuo prossimo smarphone.
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C’è qualche aspetto che vuoi approfondire? Hai ancora qualche dubbio? Vuoi semplicemente dirci cosa ne pensi di quanto abbiamo scritto?
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Android Developer: ruolo, principali tool e competenze
Android Developer: ruolo, principali tool e competenze
Android Developer: cosa fa
L’Android Developer, o Sviluppatore Android, è uno sviluppatore informatico specializzato nella creazione e nello sviluppo di applicazioni compatibili con il sistema operativo Android.
L’Android Developer assicura il corretto funzionamento dell’applicazione e della qualità dell’interfaccia grafica. Un Android Developer può trovarsi a collaborare con esperti di User Experience al fine di definire e progettare con attenzione l’esperienza che l’utente finale vivrà. Fra i suoi compiti rientra quindi anche lo studio e la comprensione dell’interazione che l’utente avrà con l’applicazione da lui sviluppata.
Android Developer: principali compiti e tool utilizzati
L’Android Developer si occupa della progettazione, dello sviluppo e dell’aggiornamento di applicazioni per dispositivi Android. Egli si occupa a tal fine della valutazione dei software tramite specifici test, della correzione di eventuali bug e del monitoraggio nel tempo delle applicazioni.
Fra i principali tool di sviluppo che un Android Developer utilizza ritroviamo:
Android Studio .
. AIDE ,un ambiente di sviluppo integrato che permette di scrivere, compilare, eseguire, testare ed eventualmente correggere applicazioni Android direttamente dai propri dispositivi Android 1 .
,un ambiente di sviluppo integrato che permette di scrivere, compilare, eseguire, testare ed eventualmente correggere applicazioni Android direttamente dai propri dispositivi Android . Android SDK , il kit di sviluppo software per Android che include tool di sviluppo quali debugger , librerie , QEMU (un visualizzatore ed emulatore open source), Android Debug Bridge e Fastboot 2 .
, il kit di sviluppo software per Android che include tool di sviluppo quali , , (un visualizzatore ed emulatore open source), e . Android NDK .
. Android Open Accessory Development Kit.
Android Developer: principali competenze
Fra le principali hard e soft skill che un Android Developer possiede vi sono:
Conoscenza approfondita dei principali tool di sviluppo e programmazione .
. Conoscenza e abilità con i linguaggi di programmazione compatibili con il sistema operativo Android , con particolare attenzione a Java.
, con particolare attenzione a Conoscenza approfondita dei principi, modelli e best practice di progettazione dell'interfaccia utente per Android.
Familiarità con le librerie API .
. Conoscenza del mercato generale in ambito Software Development.
in ambito Software Development. Conoscenza degli strumenti di controllo delle versioni del codice, come Git e GitHub .
delle versioni del codice, come e . Capacità di lavorare in un ambiente dinamico e competitivo .
. Conoscenza approfondita della lingua inglese .
. Time management .
. Problem solving .
. Doti comunicative e relazionali.
L’Android Developer solitamente possiede una laurea in Informatica o ambiti affini, una documentata esperienza sul campo rappresenta poi un plus. Per i neofiti la guida Android, le istruzioni sull’uso dei servizi Google e la guida per la creazione di interfaccia grafica di Android (GUI) possono risultare molto utili3. Infine, è fortemente raccomandabile una propensione all'aggiornamento continuo e la capacità di pensare e sviluppare idee innovative.
Fonti
1. Sviluppare applicazioni Android da device Android: adesso si può con AIDE, hdblog.it
2. Sviluppo di software Android, Wikipedia
3. Come diventare Android Mobile Developer, html.it
Guida completa all'utilizzo di Android Lollipop
L'attesa non sarà lunga. Alcuni dovranno attende un paio di settimane al massimo, gli altri – i primi a ricevere l'aggiornamento over-the-air – tra le quattro e le sei settimane. Gli altri, a scaglioni, nei prossimi mesi. Android Lollipop 5 è ormai prossimo a fare la propria comparsa nel “fatato” universo degli smartphone, dei tablet e degli smartwatch, portando con sé una ventata di freschezza e novità. Per contrastare iOS 8 – e indirettamente l'iPhone 6 e l'iPhone 6 plus – Google ha presentato un nuovo sistema operativo rinnovato sotto molti punti di vista, con caratteristiche e funzionalità mai viste sinora. Ecco le più interessanti.
Le date di uscita
I primi dispositivi a montare Android 5 Lollipop saranno il Nexus 6 e il Nexus 9 presentati nelle scorse settimane e previsti in consegna per il 3 novembre. Successivamente sarà il turno degli altri dispositivi Nexus supportati (Nexus 4, Nexus 5, Nexus 7, Nexus 10) e dei dispositivi Google Play Edition, ovvero degli smartphone di produttori terzi – LG, HTC, Motorola e Samsung – che montano una versione stock di Android. I possessori di altri dispositivi, sia smartphone sia tablet, dovranno invece attendere ancora qualche settimana in più.
Motorola. I possessori dei modelli Moto G, Moto X, Moto E e una manciata di altri modelli non dovranno attendere molto. Il produttore statunitense passato da Google a Lenovo lo scorso febbraio dovrebbe iniziare a distribuire gli aggiornamenti ad Android 5 Lollipop entro la fine di quest'anno. Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina dedicata del portale Motorola
Sony. La casa giapponese ha annunciato di voler portare Android 5 Lollipop su tutti gli smartphone della serie Xperia Z (anche i più vecchi), iniziando col il Sony Xperia Z3 e il Sony Xperia Z2. Gli aggiornamenti, però, non dovrebbero essere distribuiti prima dell'inizio del 2015; maggiori informazioni possono essere reperite sulle pagine del blog ufficiale del produttore nipponico
HTC . I possessori dell'HTC M8 e dell'HTC M7 saranno tra i primi a ricevere l'aggiornamento dopo i dispositivi che montano Android stock. La casa giapponese ha infatti garantito che avrebbe iniziato a distribuire gli aggiornamenti 90 giorni dopo aver ricevuto le API e lo SDK ( Software development kit ): ancora qualche settimana, insomma, e tutto dovrebbe essere pronto ad approdare sugli smartphone top di gamma. Anche gli HTC One, comunque, riceveranno il loro aggiornamento, anche se con qualche settimana di ritardo
Samsung. Pur non essendoci stati annunci ufficiali, è prevedibile che tutti gli smartphone e phablet della linea Galaxy oggi ancora in commercio ricevano l'aggiornamento nel giro di qualche settimana. Di sicuro si sa che il Galaxy Note 4 riceverà l'aggiornamento, così come il Galaxy S5 e il Galaxy Alpha, ultimi modelli rilasciati dalla casa sudcoreana
LG. Anche LG non ha ancora fatto sapere quando inizierà a distribuire l'aggiornamento tra i suoi utenti, né quali modelli lo riceveranno. Per il momento solo supposizioni riguardanti lo LG G3 e lo LG G2
Material design
La novità più interessante è, senza ombra di dubbio, Material design. Dopo anni di “stabilità”, Google decide di rivoluzionare la grafica del proprio sistema operativo mobile, portando cambiamenti su moltissimi fronti. La nuova interfaccia grafica realizzata dai designer e dai grafici di Big G garantisce a Lollipop uno stile più minimalista rispetto al passato, grazie a colori più accesi e luminosi e all'utilizzo delle ombre (che danno profondità a tutti gli oggetti e scritte presenti sulla schermata). Aumentano gli spazi bianchi, soprattutto vicino al testo e, per la prima volta, compaiono delle animazioni quando si interagisce con gli elementi che compongono la schermata.
Il nuovo design è pensato per unificare l'esperienza di utilizzo dell'utente: che ci si trovi a maneggiare uno smartphone o un wearable, un tablet o Android TV, non dovranno esserci grosse differenze tanto nel look quanto nelle modalità di interazione. I nuovi font utilizzati, inoltre, permetteranno di leggere meglio notifiche e messaggi indipendentemente dalla grandezza del display. Material design, infine, dovrebbe garantire un'esperienza utente più intuitiva e una maggiore fluidità di scorrimento dei contenuti sullo schermo: la nuova interfaccia grafica, infatti, dovrebbe essere più reattiva e fluida, offrendo una migliore esperienza generale.
Multitasking
Grandi cambiamenti – sempre a livello di grafica e visualizzazione - in arrivo anche per il multitasking. Mentre sino ad Android KitKat le applicazioni in uso erano mostrate “a elenco”, oggi appaiono nella stessa modalità con cui Chrome visualizza le schede aperte durante una sezione di navigazione. Ogni applicazione attiva apparirà come una scheda a sé stante, con la sua prospettiva, le sue ombre e i suoi colori: per navigare tra un'applicazione e l'altra, quindi, sarà sufficiente selezionare la scheda relativa e attendere che il sistema operativo la porti in primo piano.
Dentro ogni scheda, inoltre, saranno riportate tutte le attività “in corso d'opera”: se, ad esempio, si sta utilizzando Gmail per scrivere una mail e controllare l'Inbox, la scheda relativa mostrerà entrambe le attività, rendendo il multitasking più semplice e intuitivo da individuare.
Notifiche migliorate
Anche il sistema delle notifiche è stato rivoluzionato e, sotto molti punti di vista, migliorato. Le notifiche, rese più leggibili grazie ai nuovi font di Material design, compariranno nella parte centrale della schermata di blocco, soluzione già adottata da Apple con iOS e da Motorola con la versione personalizzata di Android. Lo stesso stile è ripetuto nella schermata delle notifiche, cui si può accedere – come sempre – partendo dal lato più alto del display e trascinando il dito verso il basso. Ogni notifica avrà una piccola scheda dedicata e l'utente potrà interagire con le notifiche direttamente attraverso la scheda (se, ad esempio, dovesse arrivare un SMS o un messaggio su WhatsApp, l'utente potrà rispondere direttamente, senza dover accedere all'applicazione).
Secondo Google, inoltre, Android sarà in grado di valutare l'importanza delle varie notifiche e visualizzarle in ordine di importanza: in alto saranno visualizzate quelle più rilevanti, e via via a scendere. Con la nuova modalità “Priority mode”, inoltre, il sistema mostrerà esclusivamente le notifiche ritenute più importanti: una sorta di modalità “non disturbare” applicata alle notifiche in arrivo.
Risparmio energetico
La durata della batteria è tra i più grandi problemi degli smartphone e dei dispositivi portatili in genere (laptop inclusi). Con Android 5 Lollipop, Google offre una nuova strategia di risparmio energetico, che dovrebbe permettere di spremere sino all'ultima goccia la carica residua della batteria del dispositivo.
Con il Project Volta (“Progetto Volta” in italiano, in onore del chimico e fisico italiano Alessandro Volta), gli ingegneri di Google puntano a prolungare la vita della batteria di altri 90 minuti riducendo, ad esempio, la frequenza operativa del SoC o disattivando la connessione dati in background. Navigando tra le nuove impostazioni, l'utente potrà scoprire il tempo necessario affinché si completi la ricarica (nel caso in cui il dispositivo sia collegato all'elettricità), oppure il tempo restante prima che la batteria sia completamente scarica.
Condivisione del dispositivo
Tutti i sistemi operativi per PC (sia Windows, sia OS X, sia Linux) consentono di creare diversi profili utente sullo stesso computer, in modo che la macchina possa essere utilizzata da più persone senza andare a “invadere” il “territorio” altrui. Con Android Lollipop sarà possibile utilizzare la stessa funzionalità anche sui dispositivi mobili.
Si potranno creare differenti utenti con differenti permessi di utilizzo delle funzionalità del telefono, mentre l'utente Guest (presente di default tra i vari profili) avrà accesso a funzionalità molto limitate: nel caso si debba prestare il telefonino a un amico burlone, l'utente Guest potrebbe raffreddarne i bollenti spiriti.
Sincronizzazione tra dispositivi
Con Android Lollipop Google intende semplificare tutte le azioni connesse al cambio di smartphone e facilitare, di conseguenza, il passaggio da un dispositivo a un altro. La sincronizzazione delle applicazioni e dei contatti tra due dispositivi Android è possibile sin dal 2009 (Android 2.0), ma il tutto avveniva affidandosi al cloud e alla sincronizzazione via web. Con la nuova release del sistema operativo del robottino verde, il passaggio potrà avvenire senza dover ricorrere alla connessione dati o Wi-Fi: sarà sufficiente attivare il modulo NFC (Near field communication) e avvicinare i dispositivi: si avvierà la funzionalità di sincronizzazione che permetterà di scegliere quale profilo importare, quali applicazioni scaricare e quali contatti inserire nella nuova rubrica.
Nel caso in cui non si voglia seguire questa strada, Android Lollipop mostrerà una lista dei dispositivi collegati al proprio profilo, così da poter scegliere quale dovrà essere la “fonte” dalla quale attingere per applicazioni e contatti.
Sblocco intelligente
Android Lollipop rende più intelligente e veloce lo sblocco del dispositivo. Da un lato, ad esempio, sarà possibile bypassare il blocco di sistema utilizzando un dispositivo Bluetooth o NFC autorizzato. Nel caso in cui si indossi uno smartwatch o un altro dispositivo wearable associato al telefonino o al tablet, non ci sarà bisogno di inserire il PIN o la sequenza per utilizzarlo e accedere alle funzionalità.
Lo stesso accadrà se si è attivato il riconoscimento facciale: con Android 5 Lollipop, questa funzionalità sarà attiva anche in backgroud: non appena si accenderà il dispositivo, la fotocamera frontale si accenderà automaticamente e scansionerà i tratti principali del viso mentre, ad esempio, si leggono le notifiche. Nel caso in cui la scansione dia esito positivo, il cellulare si sbloccherà senza che l'utente abbia fatto - apparentemente - nulla.
App pinning
La nuova funzionalità App pinning permetterà di mettere fine agli scherzi fatti dagli amici “burloni” cui si presta il telefono, ad esempio, per effettuare una chiamata. Dalla schermata delle applicazioni in uso, infatti, si potrà scegliere una delle schede e “bloccarla” (pin): da quel momento in avanti si potrà utilizzare esclusivamente quella applicazione, a meno che non si conosca il codice di sblocco del cellulare.
Sicurezza e privacy
Nello sviluppare la nuova versione del sistema operativo, gli ingegneri e programmatori Google hanno riservato parecchia attenzione alle funzionalità di sicurezza e privacy. Tutti i contenuti e i messaggi ricevuti, ad esempio, potranno essere suddivisi in tre gruppi: Pubblico, Privato e Segreto. Le notifiche appartenenti al primo gruppo mostreranno sia il mittente, sia il contenuto del messaggio; le notifiche del secondo gruppo mostreranno esclusivamente il mittente; le notifiche del gruppo “Segreto”, infine, segnaleranno la ricezione di un messaggio e poco altro.
Metodi di blocco
Il più grande ostacolo alla sicurezza dei dispositivi mobili è in realtà l’apatia dell’utente, che molte volte salta le pratiche di sicurezza di base come il codice pin nella schermata di blocco. Lollipop tenta di risolvere il problema attraverso lo Smart Lock: feature che utilizza dispositivi associati per informare il device di sbloccarsi senza richiedere una password o un altro mezzo di autenticazione.
È quindi possibile abilitare ogni device che utilizza connessione Bluetooth o NFC al nuovo sistema Android 5.0 Il requisito di abbinamento aggiunge quindi un livello di sicurezza. In sostanza, se il dispositivo viene usato come smartwatch, il codice si sbloccherà solo quando in possesso dell’utente; se utilizzato come una smartTV, il codice si sbloccherà solo quando l’utente è a casa. In generale, si tratta di una funzionalità con delle potenzialità enormi soprattutto se si pensa a come Google intenda legarla alla modalità Lollipop Guest e alla capacità di offrire multipli user account.
Il sistema di sicurezza è ulteriormente potenziato dalla crittografia automatica che si attiva per i nuovi dispositivi. Lollipop, quando si accende un nuovo smartphone o tablet, crittografa tutti i dati in modo automatico e crea una chiave univoca che rimane sul dispositivo per decrittografare tali dati.
Infine, Google sta puntando su Security Enhanced Linux (SELinux) per garantire maggiore sicurezza sulle singole applicazioni. Grazie a questo sistema il rischio per gli utenti di essere infettati da malware sarà meno dell’1 per mille.
A cura di Cultur-e