I migliori smartphone per scattare fotografie, iPhone e Android
Venduto in quattro colorazioni (Argento, Oro, Grafite e Azzurro), il consiglio è quello di acquistare la versione da 256 Gigabyte di memoria.
Galaxy S21 Ultra 5G
È stato presentato nei primi mesi del 2021 e noi lo abbiamo ovviamente testato. È certamente il rivale diretto di iPhone 13 Pro Max, sia per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del comparto fotografico che per posizionamento di prezzo. Sul retro ci sono quattro fotocamere e il sensore principale offre ben 108 Megapixel. La vera particolarità è però la presenza di due teleobiettivi, ovvero due sensori per poter effettuare lo zoom sul soggetto che si vuole ritrarre. È possibile dunque spingersi a un ingrandimento ottico pari a 10X, mentre in digitale si può arrivare addirittura ai 100X. Quest’ultimo è comunque poco utilizzabile, in quanto diventa difficile stabilizzare lo scatto con le mani.
Il miglior smartphone per fare foto è quello usato da chi conosce la fotografia
Chiamarli smartphone ormai è inutile: sono fotocamere che telefonano. Perché sembra che la fotocamera sia l’unico elemento che i produttori pensano a migliorare. Senza tener conto che poi chi li utilizza spesso non è capace di fare fotografie.
La diatriba è vecchia quanto la fotografia: quanto conta l’equipaggiamento e quanto invece conta il fotografo? La fotografia è arte, c’è chi ha talento e chi ne ha meno. Eppure, se si guarda alla comunicazione fatta dai produttori di telefoni, sembra che oggi la fotografia sia diventata tutta numeri. Quello che era un telefono, per assurdo, è scomparso dietro al numero di fotocamere e al numero di megapixel, con un messaggio, neppur troppo velato, che cambiare smartphone e passare ad uno smartphone di nuova generazione permetterà a tutti di fare fotografie migliori.
Purtroppo non è così, e non sarà mai così.
Prendiamo spunto dalle foto premiate da Apple come migliori foto notturne fatte con un iPhone, ho prontamente risposto con le fotografie scattate dal mio smartphone. posso affermare che il confronto è decisamente perdente per Apple. Foto che qualitativamente sono migliori, più definizione e meno rumore, ma che non sono fotografie che una persona potrebbe stampare da appendere in casa o da incorniciare. Manca il lato artistico, manca la composizione.
La storia degli smartphone che fanno foto è nata con prodotti incapaci di restituire grandi fotografie, incapaci di scattare al buio e incapaci di tenere risoluzioni di scatto decenti. Se pensiamo alle prime foto fatte con i primi iPhone, o i Primi HTC, ci troviamo davanti a immagini sgranate, prive di profondità, anche mosse. Anche il miglior fotografo, con un prodotto simile tra le mani, non poteva fare miracoli.
Gli smartphone si sono tuttavia evoluti, e piano piano sono arrivate le funzioni che servivano per poter mettere nelle mani di tutti un prodotto capace di gestire al meglio ogni situazione. Da qualche anno gli smartphone hanno tutto quello che serve per poter fare fotografie eccezionali eguagliando, anche con qualche trucco software, quelli che erano i punti di vantaggio di mirrorless e reflex.
È arrivata la modalità ritratto che permette di avere un bokeh credibile, senza necessariamente prendere costosi obiettivi con aperture esagerate, è arrivata la modalità notte, per scattare fotografie in condizioni di bassa luminosità senza luci o treppiedi, è arrivato il super grandangolo e un minimo di zoom per poter gestire al meglio l’inquadratura
Qualsiasi smartphone lanciato negli ultimi due anni è dotato di quelle che a nostro avviso sono gli elementi che permettono oggi di scattare fotografie perfette, capaci di vincere un concorso. Ed è il caso della photo che ha vinto una categoria del Mobile Photo Award, scattata con un Samsung A30.
O di questa, scattata con un OnePlus One.
Tendenzialmente, quando si raggiunge un determinato livello, il consiglio è di non esagerare. Senza toccare gli schermi curvi e i nuovi form factor, oggi è davvero difficile migliorare ancora gli smartphone: tutto è portato al limite, dalla risoluzione alla memoria per arrivare alla batteria. L’unico aspetto dove si può grattare il fondo del barile, puntando su qualcosa che comunque attira pubblico, è la fotografia.
Tuttavia quello che viene aggiunto oggi, dall’aumento di risoluzione spropositata in termini di megapixel per arrivare all’aumento di zoom o di fotocamere, non è però in grado di portare vantaggio tangibile. Basta vedere quello che ha aggiunto il nuovo Find X 2: davvero serve lo scatto RAW a 12 bit su un telefono?
Qualitativamente le foto potranno essere migliori, con meno rumore, con una risoluzione più elevata e quindi con maggiore dettaglio, ma nessun produttore potrà mai vendere e mettere nello smartphone quell’elemento che differenzia uno scatto da uno Scatto. Il talento, la creatività.
A chi, di fronte agli smartphone lanciati nelle ultime settimane e in previsione dei nuovi top di gamma “fotografici” che arriveranno, si chiede se cambiando smartphone riuscirà a fare fotografie migliori rispondo subito di no.
Piuttosto che spendere più di 1000 euro per qualche megapixel in più, forse è meglio investire in un corso di fotografia. Lo smartphone che già tutti hanno in tasca, con qualche dritta su inquadratura, proporzioni e gestione della luce, diventa in poco tempo un camera phone migliore.
Smartphone per fotografie
Lo smartphone è ormai diventato un oggetto indispensabile: chiunque, a partire dai ragazzini in giovane età piuttosto che le persone anziane, ne possiede uno. Di norma, questi telefoni cellulari tendono ad essere dotati di fotocamere che possono sostituire una macchina fotografica vera e propria. Le fotocamere dei telefoni cellulari sono diventate sempre più innovative negli ultimi anni e gli schermi stessi sono di qualità sempre crescente, il che è l'ideale per visualizzare e modificare le foto immediatamente.
Naturalmente ci sono fotocamere più avanzate, come alcune ibride e reflex, che continuano su un altro livello di qualità, in particolare i modelli dotati di sensori più grandi (ad esempio full frame). Per un appassionato di foto che desidera esplorare le impostazioni manuali, la presenza di alcune funzionalità fa la differenza:
zoom ottico (in alcuni casi può superare i 60 ingrandimenti);
semplice accesso alle regolazioni manuali (con pulsanti di accesso diretto);
mirino (per la ripresa in situazioni luminose).
Ma se non hai intenzione di spendere soldi per apparecchiature dedicate, puoi ottenere risultati molto soddisfacenti con la fotocamera di un cellulare. Ecco come scegliere.
6 caratteristiche da considerare quando si sceglie un cellulare per fare fotografie
Per delle riprese fotografiche ottimali ci sono alcune caratteristiche da considerare. Vediamo quali.
1. Schermo
Migliore è la qualità dello schermo (ovvero la sua risoluzione, luminosità, colori e fluidità), migliore è la capacità di valutare l'aspetto finale della tua foto, nonché di modificarla.
2. Numero di megapixel (MP)
Un megapixel rappresenta un milione di pixel, ovvero i punti che compongono l'immagine finale, generati da elementi fotosensibili (fotorecettori) nel sensore della fotocamera.
Il sensore ha la funzione di catturare la luce, proprio come le pellicole dei dispositivi analogici. La differenza è che, nel caso della pellicola, l'immagine viene registrata su di essa (sotto forma di negativo). Nel caso del sensore invece, la luce si trasforma in impulsi elettrici in reazione all'esposizione alla luce, ma si limita a trasmettere informazioni, e le immagini vengono salvate in una memoria in formato digitale.
Il sensore ha milioni di elementi fotosensibili, quindi maggiore è il numero di questi elementi, maggiore è la risoluzione del dispositivo e la possibilità di acquisire più dettagli.
La risoluzione del sensore e quella delle foto prodotte dal cellulare non sempre coincidono. Ad esempio, alcuni sensori che hanno valori di risoluzione elevati, utilizzano il "pixel-binning" per aumentare la sensibilità alla luce, raggruppando i pixel adiacenti, formando un unico pixel nell'immagine finale.
Ricorda inoltre che non vale la pena avere un dispositivo con un valore di risoluzione elevato, se la dimensione del sensore è piccola, poiché la sensibilità alla luce può ridurre e causare immagini con disturbo, ad esempio.
3. Apertura
L'apertura è ciò che determina la quantità di luce che entra nell'obiettivo e colpisce il sensore. È misurato dall'indicatore f e da un numero. Più basso è questo numero, più ampio è il divario. Ad esempio, un'apertura di f/2 è maggiore di una di f/16.Tuttavia, indipendentemente dal fatto che le aperture siano grandi o piccole, entrambe possono produrre risultati soddisfacenti, a seconda della situazione.
I valori di apertura che si possono trovare negli attuali telefoni cellulari (soprattutto quelli di fascia alta) sono superiori a quelli della maggior parte delle fotocamere testate. Ma questo significa che le fotocamere dei telefoni cellulari sono più sensibili alla luce?
Un'apertura più ampia (che consente alla maggior parte dell'area del sensore di ricevere luce) non significa che riceva più luce se il sensore è piccolo. Ad esempio, un'apertura di f/19 su una fotocamera con un sensore grande (full frame) può produrre la stessa sensibilità alla luce di un'apertura di f/2,2 con un sensore da 1/3 di pollice.
4. Tempo di posa e messa a fuoco
Se si desidera scattare foto di oggetti in rapido movimento (ad es. sport), è necessario che la fotocamera del telefono sia in grado di utilizzare velocità dell'otturatore molto elevate e una messa a fuoco rapida e precisa.
5. Allargamento
I corpi degli smartphone sono troppo piccoli per integrare obiettivi zoom.Di norma, i produttori cercano di aggirare questa limitazione utilizzando più obiettivi, che possono avere lunghezze focali diverse.
Invece di avere uno zoom classico, puoi scegliere tra diverse modalità di scatto (es. grandangolo o tele), che quando si utilizzano lunghezze focali diverse, presentano diversi fattori di ingrandimento dell'oggetto da fotografare.
Tuttavia, la capacità di ingrandimento tende ad essere limitata e l'uso dello zoom digitale (ingrandimento software) comporterà la perdita di qualità dell'immagine, cosa che non accade, nella maggior parte dei casi, con una fotocamera dedicata, normalmente dotata di uno zoom ottico molto più potente.
6. Valori ISO
L'ISO è una funzione che consente di aumentare la sensibilità della fotocamera alla luce, il che può essere utile nei luoghi più bui o nelle situazioni in cui è necessario un tempo di posa più veloce.
Maggiore è il valore ISO, maggiore è la sensibilità alla luce. Tuttavia, c'è anche una maggiore perdita di qualità, attraverso l'introduzione del rumore nelle immagini, anche se varia a seconda del telefono cellulare.
Quali telefoni hanno le migliori fotocamere?
I grandi produttori lanciano ogni anno nuovi modelli, con una tecnologia sempre più efficiente. Se stai cercando una buona fotocamera in un telefono cellulare, le migliori opzioni per l'ultima generazione di smartphone sono:
iPhone 13 Pro Max;
Samsung Galaxy S22 Ultra;
Google Pixel 6 Pro;
Huawei P50 Pro;
Sony Xperia 5 III;
OnePlus 9 Pro 5G.
Non sei ancora sicuro di quale telefono sia il migliore per te? Consulta il nostro comparatore per aiutarti a decidere tra decine di modelli testati in laboratorio.
Scegli lo smartphone migliore
A cosa servono le fotocamere multiple dei telefoni cellulari?
Ci sono molti possibili usi per più fotocamere e molti produttori scelgono combinazioni diverse per i loro modelli. Usiamo l'esempio del Samsung Galaxy S20 Ultra 5G per capire l'utilità delle sue fotocamere.
Questo modello dispone di quattro fotocamere posteriori, con diverse risoluzioni e scopi, due delle quali possono essere combinate, ad esempio, quando si utilizza la modalità ritratto (in cui la fotocamera "di profondità" funge da ausiliaria). Quando si cambia la modalità di scatto (standard, grandangolo, tele e ritratto) si utilizza una delle quattro fotocamere del dispositivo:
una fotocamera “standard” (o grandangolare) con sensore da 108 MP, che produce foto con risoluzione 12 MP;
una fotocamera ultra grandangolare , con 12 MP, permette di ampliare l'angolo di visione;
una fotocamera per il rilevamento della profondità , per ottenere l'effetto della profondità di campo;
una fotocamera con obiettivo "tele" , utilizzando una fotocamera periscopica.
Gli obiettivi "tele" sono più voluminosi, il che diventa impegnativo in un'apparecchiatura con le dimensioni dei telefoni cellulari. Le fotocamere periscopiche integrano un sensore posizionato su un piano perpendicolare al cellulare, quindi c'è più spazio per obiettivi più grandi e, di conseguenza, uno zoom ottico maggiore. Ciò consente, ad esempio, uno zoom 4x (come nel caso del Samsung Galaxy S20 Ultra 5G), offrendo al contempo una lunghezza focale di 102 millimetri, che è considerata una buona capacità di ingrandimento.