Come risolvere il problema del frame rate basso
Dettagli o prestazioni
Quando l'aggiornamento dei driver o del gioco non migliora il frame rate, di solito l'ottimizzazione manuale delle impostazioni è l'unica carta che rimane da giocare. Quando lo fai, prova prima a ridurre i grandi tre: ombre, riflessi e illuminazione. Quindi cerca online discussioni sulle opzioni più critiche per le prestazioni del gioco che ti interessa.
Altrimenti, se ti accorgi che stai sacrificando troppa qualità grafica per raggiungere il frame rate obiettivo, c'è sempre un'altra opzione: passare a un nuovo sistema con GPU e CPU più veloci.
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iPhone SE vs iPhone 8: qual è il migliore smartphone Apple economico?
L’ultima versione di iPhone SE e iPhone 8 sembrano due telefoni molto simili, addirittura identici se ci atteniamo alle specifiche tecniche. Sarà meglio risparmiare e acquistare il modello vecchio, oppure è preferibile alzare leggermente il budget a disposizione e orientarsi verso il modello più recente? Pensiamo che iPhone SE sia la scelta migliore per la maggior parte degli utenti Apple alla ricerca di un telefono economico.
Questo smartphone ha lo stesso processore A13 Bionic presente in iPhone 11 e gran parte dell'hardware è il medesimo e ciò significa che rimarrà attuale per molto tempo ancora. Rispetto ai modelli precedenti sono stati fatti notevoli miglioramenti alla fotocamera, e la potenza extra permette di giocare a titoli impegnativi come Fornite a frame rate più alti e in maniera più fluida. Di seguito troverete la nostra analisi, dove metteremo in luce le differenze tra iPhone SE e iPhone 8, nel tentativo di aiutarvi ad effettuare la scelta migliore tra due telefoni che sulla carta risultano essere fin troppo simili.
Prezzi a confronto
iPhone 8 è stato il più piccolo iPhone top di gamma tra il 2017 e il 2018, essendo stato presentato nel settembre del 2017 ed è, ad oggi, uno dei telefoni Apple più venduti di sempre. Tuttavia, nell’aprile di quest’anno la sua produzione è stata sospesa dopo l’introduzione sul mercato di iPhone SE. Non parliamo del vecchio SE del 2016, ma la nuova versione SE del 2020 è in pratica un iPhone 8 ottimizzato, che è stato ideato per riuscire ad attirare una clientela completamente nuova che non poteva permettersi i modelli di iPhone più costosi.
iPhone SE costa € 499 nella versione da 64 GB, €549 in quella da 128 GB e € 669 in quella da 256 GB. L’iPhone SE è lo smartphone più potente per il prezzo al momento della stesura di questo articolo, modelli Android inclusi. L'iPhone 8 da 64GB è stato messo in vendita al momento del lancio, avvenuto nel 2017, a €839.
Al momento è fuori produzione, ma si possono trovare ancora degli esemplari nuovi in diversi shop sulla rete. Il modello da 64GB costa circa € 400, meno della metà del prezzo originale. Tuttavia è possibile trovarne di ricondizionati per cifre intorno a € 300 o meno, in base alle condizioni di vendita. Riuscire a risparmiare molto su un iPhone 8 in condizioni “come nuovo” potrebbe non essere un cattivo acquisto, ma se la differenza di costo si riduce a poche decine di Euro è certamente consigliabile puntare sulla versione SE, come vedremo in seguito.
Design a confronto
Esteticamente, il colore della scocca è in pratica l'unica differenza evidente tra iPhone 8 e iPhone SE. Entrambi hanno le stesse dimensioni, 138,4 x 67,3 x 7,3 mm e sono piacevolmente leggeri, con un peso di soli 148 grammi. iPhone SE è disponibile nei colori bianco, nero e rosso, mentre iPhone 8 è stato realizzato nei colori grigio, argento e oro. Entrambi hanno i lati in alluminio e pannelli di vetro sulla parte anteriore e posteriore, anche se la prima cosa che abbiamo notato durante la recensione di iPhone SE è stato il modo in cui il design è invecchiato.
Gli schermi degli iPhone hanno una proporzione di 16:9, mentre gli Android attualmente si attestano su una da 18:9 o maggiore. Questo lascia molto spazio vuoto sopra e sotto lo schermo, simile al design che si trovava sui modelli Android di 5 anni fa. Il lato positivo è che lo spazio disponibile è stato utilizzato da Apple per inserire lo scanner di impronte digitali Touch ID. Si tratta di un valido componente hardware che Apple non utilizza nei suoi telefoni di fascia alta. È sufficiente poggiare il pollice su di esso e il telefono si sblocca quasi istantaneamente, con un piacevole "clic" tattile.
Image 1 of 2 The iPhone SE (Image credit: Apple) The iPhone 8 (Image credit: Future)
Un’altra differenza hardware tra i due modelli riguarda lo schermo “3D Touch”, presente su iPhone 8 e non su SE. Questa caratteristica consente di distinguere tra una pressione forte e una leggera sul display. Avrebbe potuto diventare una parte fondamentale dell’esperienza con l’interfaccia del sistema operativo iOS, ma al contrario, ciò non è mai accaduto. Il supporto del 3D Touch verrà interrotto con iOS 14, quindi la sua presenza non è fondamentale e a malapena viene ancora supportata, pertanto ai fini del nostro confronto questa caratteristica risulta irrilevante. Entrambi i telefoni sono inoltre certificati IP67, ossia sono dotati di una intrinseca capacità di resistere alla polvere e addirittura all'immersione accidentale in acqua.
Se si pensa ai modelli più costosi che non sono certificati, trovare questa caratteristica nell’SE da €499 è cosa molto gradita. Entrambi i modelli hanno poi un certo fascino da "telefono piccolo" mancante negli smartphone Android di fascia media, che crescono di qualche millimetro ad ogni generazione a fronte di una diminuzione delle cornici, per un effetto “tutto schermo”. iPhone 8 ed SE sono perfetti per coloro che non necessitano di guardare film e giochi ma vogliono garantirsi la funzionalità di iOS e l’affidabilità di iPhone.
Display a confronto
Le specifiche di iPhone SE e iPhone 8 sono le stesse per quanto riguarda i display presenti su entrambi i modelli. Gli schermi montano pannelli LCD con un rapporto di 16:9, diagonale da 4,7 pollici, ottimizzazione del colore True Tone e 1334 x 750 pixel. Tale risoluzione è piuttosto bassa nel 2020, ma fornisce comunque la densità di pixel necessari per essere considerati Retina. L’aspetto degli schermi è piuttosto buono, poiché entrambi hanno una luminosità dichiarata di 625 nits, abbastanza per essere usati in pieno giorno senza problemi. I test svolti ci hanno però rivelato che lo schermo di iPhone SE è alla fine dei conti, leggermente più luminoso.
Ciò non è una sorpresa per un prodotto Apple, i pannelli sono praticamente identici, ma all’atto pratico iPhone 8 è in vendita da anni e nel frattempo potrebbero essere cambiati i fornitori, con leggere differenze anche tra un esemplare e l’altro dello stesso modello. Entrambi gli schermi supportano anche i video HDR. Tuttavia, per via dei limiti di colori e contrasto del pannello LCD, il risultato non è così impressionante come quello ottenibile, ad esempio, su iPhone 11 Pro.
In ogni caso, è davvero così importante la qualità dei video HDR su uno schermo da 4,7 pollici per voi?
Batteria e fotocamera a confronto
The iPhone SE (Image credit: Future)
La fotocamera è una delle componenti che mostra le maggiori differenze tra i due modelli da noi presi in considerazione. I due telefoni hanno lo stesso sensore, un chip Sony da 12 megapixel con fotositi da 1,22 micron. L’obiettivo ha in entrambi i casi una apertura di f/1,8 e la stabilizzazione ottica dell'immagine. Entrambe le fotocamere possono girare video con risoluzione fino a 4k a 60 fotogrammi al secondo. Tuttavia, basta fare qualche scatto di prova e le differenze diventano subito evidenti. iPhone SE ha una gestione della gamma dinamica molto migliore, che permette di raccogliere molti più dettagli nelle zone scure e chiare. Questo farà una grande differenza quando si va a scattare direttamente verso il sole per catturare, ad esempio, una foto con delle nuvole drammatiche.
Questo vantaggio ovviamente influisce anche la qualità della registrazione video 4K e sulle riprese in condizioni di scarsa illuminazione. Laddove le luci della strada di notte potrebbero apparire come sfere luminose su iPhone 8, iPhone SE riesce a mostrarle con maggiore precisione, grazie ad una gamma dinamica più elevata. iPhone SE non ha la modalità di ripresa notturna completa di iPhone 11 Pro, cosa che abbiamo trovato spiacevole. Ma la capacità di estrarre un maggiore numero di dettagli dallo stesso hardware rimane certamente un notevole passo in avanti.
iPhone SE ha anche una migliore stabilizzazione video. rispetto a quella di iPhone 8. Basta guardare i risultati delle riprese video a 4K / 30fps o inferiori per rendersi conto di come i video risultino nettamente più fluidi. Miglioramenti della qualità delle immagini RAW dovrebbero convincere i fanatici della fotografia, ma c'è un cambiamento della fotocamera che tutti potrebbero apprezzare: iPhone SE permette di realizzare ritratti, mentre iPhone 8 no. Il telefono identifica il soggetto dello scatto, e sfoca lo sfondo per simulare un'immagine scattata con un obiettivo ad ampia apertura, come quello di una reflex. Tuttavia, poiché iPhone SE non ha una seconda fotocamera posteriore da utilizzare come ausilio per calcolare la profondità, la funzionalità Portrait è utilizzabile per realizzare foto di persone, ma non quelle di oggetti. In ogni caso, iPhone 8 non supporta nessuna modalità e quindi è un'altra vittoria importante per iPhone SE.
The iPhone 8 (Image credit: Future)
In aggiunta, anche la qualità dei microfoni è migliorata, donando maggiore chiarezza audio quando si effettuano registrazioni video, e non solo. In ogni caso, iPhone SE non ha a sua disposizione le fotocamere aggiornate degli iPhone più costosi di Apple. Il sensore frontale è da 7 MP e non è niente di speciale. I due telefoni hanno anche la medesima capacità della batteria, 1821 mAh. In alcuni test di autonomia, come nella riproduzione video, iPhone SE sembra riuscire a durare più a lungo e ciò è dovuto ad una maggiore ottimizzazione.
Tuttavia, all'atto pratico non esiste una grande differenza di utilizzo, in termini di longevità. iPhone 8 e iPhone SE tendono a durare un giorno di carica e non di più, e difficilmente si riuscirà a superare la mezzanotte. Non è un brutto risultato, considerata la dimensione modesta della batteria. Potreste quindi voler acquistare una batteria esterna da conservare nella borsa o zaino. Coloro che sono interessati ad un utilizzo basilare di questi telefoni, si troveranno bene. Ma se vi interessano film e videogiochi, come anche i social media, è potreste trovare limiti in entrambi i modelli, in tal caso varrebbe la pena considerare modelli come iPhone 11 o iPhone XR, capaci di durare significativamente più a lungo.
Specifiche e caratteristiche a confronto
Le capacità della fotocamera di iPhone SE sono rese possibili dal processore Apple A13 Bionic, lo stesso chipset utilizzato in 'iPhone 11 Pro Max.
A titolo di paragone, iPhone SE non è solo molto più economico, ma ha anche uno schermo più piccolo con risoluzione inferiore, quindi probabilmente non necessita nemmeno di tale dose potenza. iPhone 8 monta invece il chip Apple A11 Bionic, fantastico nel 2017 ma oggi è un onesto chip di fascia media, con la quale è ancora possibile giocare a Fornite, Call of Duty: Mobile e PUBG senza problemi.
iOS gira comunque piuttosto bene su iPhone 8. Tuttavia, iPhone SE permette di giocare con Fornite a 60 fps anziché a 30, una differenza piuttosto grande in termini di prestazioni pure. La presenza del chip A13 Bionic è un ottima scelta se desiderate tenere il vostro iPhone per alcuni anni, poiché Apple tende a eliminare il supporto degli aggiornamenti iOS per gli smartphone che hanno problemi a gestire la successiva generazione di software.
iPhone SE ha un margine molto maggiore in quest'area. Il processore non solo è più potente, ma ha anche più RAM a disposizione, ben 3 GB contro i 2 GB di iPhone 8.
Ad ogni modo, iPhone SE rimane ancora orfano di due importanti funzionalità: non supporta le Animoji e lo sblocco del viso, perchè non ha l'hardware della fotocamera necessario per il rilevamento del volto. In realtà ci mancano maggiormente gli animoji, poichè dello sblocco facciale è possibile fare assolutamente a meno, in quanto il Touch ID è fantastico.
Cosa scegliere, alla fine dei conti?
Image 1 of 2 The iPhone SE (Image credit: Future) The iPhone 8 (Image credit: Future)
Come abbiamo visto, iPhone SE è in pratica un iPhone 8 migliorato sotto diversi e significativi frangenti. Il processore più veloce e soprattutto più recente, è in grado di garantire maggiori prestazioni e un supporto più longevo. Anche il rapporto qualità prezzo è decisamente migliore. Il chip Apple A13 Bionic consente significativi miglioramenti delle prestazioni della fotocamera, anche se l'hardware è praticamente lo stesso, o perlomeno molto simile.
Le immagini hanno una gamma dinamica maggiore, le foto notturne sembrano migliori ed è disponibile la modalità Ritratto per realizzare foto con sfuocato sullo sfondo. iPhone 8 merita la vostra attenzione solo se il prezzo d’acquisto rispetto ad iPhone SE è davvero più conveniente, in caso contrario non ci sono motivi per consigliarlo.
40 ottimi motivi per comprare un iPhone (e abbandonare Android)
Quando si mettono a confronto gli iPhone con gli smartphone Android è facile incappare nelle solite considerazioni: “l’iPhone costa troppo per quello che vale” o “iOS è un sistema chiuso mentre Android è opensource”. La domanda che ci poniamo oggi è questa: se abbiamo un buon budget per l’acquisto di un nuovo smartphone o siamo disposti a spendere anche 30€ al mese con un operatore, conviene comprare un iPhone o un top di gamma Android? In questa guida, che può sembrare provocatoria, vogliamo elencare tutti i vantaggi oggettivi a favore dell’iPhone. Seguirà una guida con i 40 motivi per preferire uno smartphone Android ad un iPhone. La guida verrà aggiornata per fare in modo che i vantaggi elencati in questa lista siano sempre attuali.
1. Migliore integrazione hardware software
Difficile da negare, anche per gli haters. Cosa si intende per integrazione hardware-software? Durante lo progettazione dell’iPhone, così come di tutti gli altri prodotti di Apple, lo sviluppo dell’hardware (silicio) è tarato sulle esigenze del software. Apple può farlo per via del software proprietario (iOS), su cui ha la piena libertà di azione, e perché molti dei componenti, come il processore, sono sviluppati all’interno della stessa azienda. E’ per questo che, a parità di hardware, gli iPhone “girano” molto meglio. Ed è per questo che ad iOS bastano 2GB di RAM per funzionare in modo fluido e reattivo, mentre i produttori di smartphone Android sono spesso costretti a sovradimensionare la RAM (vedi i 12GB di RAM dell’OnePlus 7 Pro) per far fronte a disottimizzazioni e cali di performance nel medio-lungo termine.
2. Prestazioni più stabili nel tempo
Le prestazioni degli smartphone Android peggiorano molto più rapidamente di un iPhone per svariati motivi: aggiornamenti non ottimizzati per il vostro specifico dispositivo o per colpa delle molteplici app che avete installato e che lavorano in background. Questo è particolarmente visibile sugli smartphone Android di fascia medio-bassa, che non sono dotati di una RAM esagerata di cui possono beneficiare solo i top di gamma. Su iPhone gli aggiornamenti vengono ampiamente testati per i pochi ma diffusissimi modelli in commercio prima di essere rilasciati, e pertanto ci sono possibilità inferiori che le performance calino all’installazione di ogni nuovo aggiornamento.
3. Migliore integrazione con altri prodotti Apple
Molti utenti che usano uno smartphone Android, hanno in casa un iPad o lavorano con un Macbook. Il motivo è semplice: i tablet Android hanno perso molta popolarità, complice un software poco ottimizzato per l’utilizzo con schermi grandi e un livello di supporto/assistenza decisamente inferiore rispetto agli smartphone. Il Macbook inoltre è un ottimo prodotto, il cui prezzo è comparabile con quello di molti notebook di fascia alta. Va da sé che avere un iPhone offre il vantaggio di poter sfruttare tutte le opzioni di sincronizzazione, che permettono di passare da un dispositivo all’altro in modo molto naturale.
4. Aggiornamenti immediati
Quando esce un aggiornamento di iOS è immediatamente disponibile ed installabile su tutti i dispositivi supportati. E’ lo stesso update per tutti gli iPhone ed eventuali bug e malfunzionamenti hanno il vantaggio di essere comuni e condivisi da tutti i dispositivi. Android è invece un sistema estremamente frammentato: gli aggiornamenti passano attraverso produttori ed operatori, spesso vengono promessi ma tardano ad arrivare. Inoltre eventuali bug dipendono da fattori quali marca dello smartphone, modello dello smartphone, operatore ecc.. e richiedono chiaramente più tempo per essere risolti.
5. Facile da utilizzare
Per gli utenti che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, iOS è sicuramente più semplice di Android, avendo molto meno opzioni, funzionalità e possibilità di personalizzazione. D’altronde per molti l’obiettivo di un sistema operativo è semplicemente accedere alle app più utilizzate in maniera rapida e visualizzare le notifiche, più che personalizzare l’estetica o l’esperienza d’uso.
6. Aggiornamenti per anni
Gli iPhone vengono supportati ed aggiornati anche a distanza di anni dalla data di uscita. Basti pensare che l’ultimo aggiornamento iOS 12 è stato reso disponibile anche per gli iPhone 5s, uscito a Settembre 2013 (quasi 6 anni fa). Il paragone con Android è in questo caso umiliante: il Samsung Galaxy S4 ha ricevuto Android 6 come ultimo aggiornamento. E Android 6 uscito nel 2015. Avere uno smartphone sempre aggiornato è importante, dato che ogni update corregge potenziali falle e protegge il dispositivo di essere colpiti da malware e virus. Un dettaglio non da poco.
7. Niente bloatware
Una delle cose più odiate di Android sono i cosiddetti bloatware: applicazioni di dubbia utilità per l’utente pre-installate dal produttore (o dall’operatore), spesso non rimovibili. Si tratta di app gratis che inducono l’utente ad acquistare la versione a pagamento, o piccole utility che hanno lo scopo di raccogliere dati personali dell’utente. L’utilità di queste app è ancora più dubbia e losca sugli smartphone cinesi, dove, oltre ad essere presenti in un numero non trascurabile, sono in lingua originale. Sull’iPhone non ci sono chiaramente bloatware: le app che trovate pre-installate fanno parte dell’ecosistema di Apple.
8. Le app funzionano bene
Le app su iPhone tendono, in generale, a funzionare meglio. I motivi principali sono due: la maggiore attenzione degli sviluppatori, che tendono a dedicare maggiore risorse nello sviluppo delle app per iPhone, i cui utenti tendenzialmente sono più propensi ad acquistare le app rispetto agli utenti Android (Fonte: Ma la motivazione principale è un’altra ed è legata alla frammentazione di Android, che deve fare i conti con decine se non centinaia di formati dello schermo differenti, risorse hardware estremamente diversificate e svariate personalizzazioni di produttori ed operatori, che rendono difficile la vita degli sviluppatori, soprattutto nella sistemazione di bug.
9. Ecosistema app
iOS include una lunga lista di app pre-installate, con cui è possibile interagire attraverso Siri. Chiaramente più si utilizzano le app di sistema e più si possono sfruttare appieno le potenzialità dell’ecosistema Apple, da iOS al MacOS. La cosa buona è che, per chi lo volesse, le app pre-installate sono eliminabili, rendendo in questo modo quindi più pulite ed essenziali le schermate.
10. Preferito dagli sviluppatori
Per i motivi citati nel punto precedente, iOS è il sistema preferito dagli sviluppatori. Capita spesso che le app e giochi vengano creati prima per l’iPhone e solo successivamente per Android. Altre volte capita che applicazione enterprise siano disponibili solo per iOS. Tutto questo si può notare anche nelle valutazioni medie di alcune app sui rispettivi store, che tendono ad avere recensioni più alte sull’App Store rispetto al Play Store.
11. Migliori possibilità di rivendita
I prezzi degli smartphone Android tendono ad abbassarsi molto più rapidamente e capita spesso che a distanza di qualche mese dall’uscita escano offerte a prezzi del 30-40% inferiori al prezzo di lancio. Comprare un top di gamma Android al primo giorno è da folli, conviene invece avere pazienza ed aspettare il momento giusto. Tutto questo si riflette nel prezzo di rivendita: se siete degli utenti amanti delle novità e volete vendere il vecchio per comprare il nuovo dovrete accettare il fatto di rivenderlo ad un prezzo molto inferiore. Il prezzo del XS Max invece è ancora vicino ai 1000€. Il prezzo più basso dell’iPhone X, a distanza di quasi 2 anni dall’uscita, di circa 700€. Tutto questo fa lievitare il prezzo dell’usato. Ammettiamo invece che abbiate comprato un Mate 20 Pro all’uscita (1099€). A distanza di poco più di 6 mesi il prezzo è dimezzato, fattore che porta il prezzo dell’usato a poco più del 30% del valore iniziale.
12. Migliore controllo parentale
Se siete dei genitori apprensivi e avete i figli ancora minorenni, l’opzione “In famiglia” di iCloud potrà esservi sicuramente di aiuto. Potrete supervisionare gli acquisti di app e giochi da parte dei vostri figli, che invieranno all’organizzatore una notifica “chiedi di acquistare” prima di confermare l’acquisto. O ancora “Tempo di utilizzo” vi consentirà di avere un resoconto di quanto tempo passano davanti all’iPhone, limitandone l’utilizzo. Infine con l’opzione “Trova i miei amici” potrete conoscere la loro posizione in qualsiasi momento.
13. Apple Watch
Che fine ha fatto Android Wear? Gli investimenti iniziali di Google nel settore wearable non ha dato i suoi frutti, dato che non sono stati supportati da volumi di vendita adeguati, tali da supportare ulteriori investimenti. Apple Watch è il vero valore aggiunto di iPhone: se avete un Apple Watch non dovrete limitarvi alla visualizzazione delle notifiche, cosa che potete fare con una smartband qualsiasi ma potete utilizzare app sviluppate in maniera specifica per l’utilizzo al polso. Anche Huawei e Samsung hanno i loro wearable, ma chiaramente le vendite non sono tali da catturare l’attenzione di un gran numero di sviluppatori.
14. Vasto supporto online
Quante volte cerchiamo su Google un breve tutorial per eseguire qualche semplice operazione con il nostro smartphone? (per imbatterci puntualmente nella guida del solito Aranzulla). Ma spesso i vari passaggi non corrispondono, dato che il nostro è personalizzato in maniera differente. Complice l’ampia diffusione e la consistenza del sistema tra le varie versioni, la documentazione online è più ampia e di più facile consultazione.
15. Utilizzo a mano singola
A chi manca la comodità di utilizzare il telefono con una singola mano? Per chi vuole uno smartphone che ingombri poco o per chi passa molto tempo in piedi sull’autobus o sul treno, avere uno smartphone utilizzabile con una sola mano può essere molto comodo. Di smartphone Android con lo schermo sotto i 5 pollici non ce ne sono più ma di iPhone utilizzabili a mano singola ce ne sono ancora tanti: iPhone SE (in attesa della nuova versione che dovrebbe uscire a breve), iPhone 6s, iPhone 7 e iPhone 8.
16. Apple pay
I pagamenti tramite NFC sono sempre più diffusi anche in Italia. Apple Pay non è l’unico sistema per sostituire le tradizionali carte di credito nei pagamenti cashless, dato che anche Samsung Pay e Google Pay rappresentano delle ottime alternative. A fare la differenza però è la lista degli istituti partner, che nel caso di Apple Pay è molto più vasta. Inoltre se avete un Apple Watch i pagamenti sono ancora più facili ed immediati.
17. Maggiore privacy
Il dossier Google Data Collection redatto dal professor Douglas C. Schmidt, professore di Computer Science presso la Vanderbilt University, ha fatto emergere un quadro davvero allarmante in termini di privacy, che dimostra come Google raccolga una quantità smisurata di dati sui consumatori e le loro abitudini più personali, anche in assenza di interazioni con lo smartphone. Ad esempio se avete uno smartphone Android sappiate che effettua mediamente 340 geolocalizzazioni al giorno, 14 l’ora. Ben altra roba rispetto a Facebook o Huawei, presi di mira dai media sulle questioni di privacy.
18. Maggiore sicurezza
Per definizione un sistema open source non può essere sicuro. Le maggiori possibilità di personalizzazione si pagano in termini di vulnerabilità. A peggiorare le cose c’è il fatto che nel mondo i dispositivi Android sono molto più diffusi degli iPhone, tanto da renderlo più appetibile per attacchi su larga scala. Inoltre con Android è semplice installare app al di fuori del Play Store, esponendosi in questo modo ad un rischio incontrollato. In iOS è difficile immettere nell’App Store un malware, dati i controlli sempre più stringenti. A questo si aggiunge il fatto che Apple non consente agli utenti di modificare il sistema operativo o di installare delle ROM custom.
19. Sign In with Apple (con iOS 13)
Sempre in ambito sicurezza (e privacy) sembra molto interessante la funzione “Sign-in with Apple“, che si va ad affiancare alle opzioni “sign-in with Google” e “sign-in with Facebook” che solitamente troviamo nei sistemi di log-in. A differenza di questi ultimi però l’accesso è molto più sicuro, dato che sarà possibile nascondere l’indirizzo e-mail reale: Apple creerà all’istante una mail falsa che inoltrerà al nostro indirizzo reale.
20. Siri
Qui il confronto con Bixby (Samsung) sarebbe impari e poco generosa. L’unica valida alternativa a Siri è Google Assistant, che sui nuovi Pixel 4 dovrebbe arrivare in una versione migliorata: 10 volte più veloce e con la possibilità di effettuare richieste continue, senza pronunciare “hey google”. Se da un lato Google Assistant è più efficiente e preciso nel rispondere a domande di vario genere, è ancora Siri ad avere la meglio grazie alla profonda integrazione con mail, calendario, iMessage, Apple Music e tutte le app proprietarie. Se vogliamo utilizzare l’assistente vocale per eseguire azioni quando non abbiamo lo smartphone in mano (es. quando siamo alla guida), Siri è decisamente migliore.
21. Accessori e cover
Anche qui il confronto pende, senza alcun dubbio, verso iPhone. Il vantaggio di avere un iPhone è anche la vastissima disponibilità di accessori e cover. Se volete personalizzare il telefono con delle cover particolari e ricercate, con l’iPhone avrete una vastissima possibilità di scelta. Il motivo è chiaro: ai produttori non conviene produrre cover ed accessori per modelli con poco mercato, o differenziare la produzione sulla base delle centinaia di smartphone Android presenti sul mercato. Inoltre l’utente Apple ha una maggiore propensione ad “esibire” il proprio smartphone.
22. AirPods
Ne ho provate tante di cuffie true wireless ma è difficile trovare modelli che possano essere paragonati alle AirPods, non solo in termini di qualità del sonoro ma anche come comodità. Costano tanto è vero, ed infatti qui il confronto non le tante cuffie true wireless vendute su Amazon, ma con le alternative di altri grandi brand come le Galaxy Buds di Samsung o le FreeBuds di Huawei. Ma ciò che distingue le AirPods nel mercato delle true wireless è l’integrazione con Siri. E’ sufficiente un doppio tap con le AirPods di prima generazione, mentre le AirPods 2 sono sempre in ascolto del comando “Ehi Siri”.
23. 3D Touch
Apple non è stata la prima a portare sul mercato la tecnologia del 3D Touch. Huawei infatti aveva già illustrato le potenzialità del suo Force Touch con il P9 Plus. Ma si sa, la tecnologia non basta. Serve un’ecosistema che sfrutti appieno quella tecnologia e tanti sviluppatori disposti a sfruttarla nelle loro applicazioni: d’altronde perchè dovrebbero sfruttare questa funzionalità solo per gli utenti Huawei? Il risultato è prevedibile: il Force Touch è stato abbandonato da Huawei ed è stato solo sull’iPhone che abbiamo potuto apprezzare il vantaggio del 3D Touch. Con un tocco più deciso c’è la possibilità di accedere a shortcut senza aprire l’app, e sono tantissime le app su iOS che fanno uso di questa possibilità.
24. Notifiche
Su iPhone la gestione delle notifiche è impeccabile. Con iOS 12 la schermata di blocco è ben studiata per la lettura e il riordino delle notifiche, che ora sono raggruppate per app o thread, permettendo all’utente di rimuoverle in blocco. Lo stesso non si può dire per la MIUI di Xiaomi, che ha mostrato (nella MIUI 10) di avere vari problemi con la ricezione delle notifiche, a causa di una gestione fin troppo ottimizzata dell’autonomia. Anche la EMUI di Huawei non eccelle lato notifiche, da sempre oggetto di critiche da parte dei vari recensori.
25. Condivisione di file tramite AirDrop
Situazione tipica: vogliamo inviare rapidamente un file ad un amico o ad un collega. Utilizziamo la mail e proviamo ad inviarlo come allegato, ma il file eccede le dimensioni consentite dall’account e-mail e passare per Google drive o WeTransfer, soprattutto se non si ha a disposizione un PC, è macchinoso. AirDrop è la modalità di trasferimento file tra dispositivi macOS o iOS e offre 3 vantaggi: è crittografato, cosa che rende il trasferimento altamente sicuro, è velocissimo, dato che sfrutta la massima velocità del Wi-fi e del Bluetooth, e soprattutto è immediato e semplicissimo da utilizzare.
26. Prezzo elevato?
Da sempre iPhone è oggetto di critiche per l’elevato prezzo di vendita. “Costa troppo per quello che vale” è una frase che chiunque di voi avrà sentito almeno una volta nella vita. E ad ogni uscita di un nuovo iPhone puntualmente arriva l’utente che prende il prezzo il modello più costoso di tutte le varianti (l’iPhone XS Max 512 GB) facendo l’elenco di tutte le cose che si potrebbero comprare con gli stessi soldi. Ma se confrontiamo il prezzo di iPhone con gli altri top di gamma la differenza è davvero contenuta. Il prezzo di Pixel 3 XL varia da 999 (64GB) a 1099 euro (128GB), il Samsung Galaxy S10+ 1029 euro (128GB), il Mate 20 Pro costava all’uscita 1049 euro. Insomma dire che iPhone “costa troppo” è discutibile, semmai è più corretto dire che il prezzo fatica a scendere (con vantaggi per chi vuole rivenderlo, come già detto in precedenza).
27. C’è anche il modello “economico”
E se spendere 1000 euro, indipendentemente che sia un iPhone o uno smartphone Android, può essere un ostacolo per molti e non ci si vuole vincolare ad un contratto con un operatore, c’è la possibilità di spendere qualcosa in meno optando per l’iPhone XR. Non ha il 3D Touch, ha una risoluzione dello schermo inferiore e perde la seconda fotocamera ma ha due vantaggi importanti: l’autonomia, molto superiore rispetto agli iPhone XS e XS Max e il prezzo, pari a circa 600€ (prezzo più basso su Trovaprezzi).
28. Ha schermo piatto (no curvo)
Se confrontiamo un iPhone con uno smartphone Android dobbiamo metterlo a confronto con altri top di gamma come il Samsung Galaxy S10/S10+ o il OnePlus 7 Pro, che hanno sempre di più la tendenza ad avere schermi con i bordi curvi, questo per garantire una visione più immersiva possibile sfruttando interamente la superficie frontale a disposizione. Gli schermi curvi però hanno degli svantaggi, come la tendenza a deformare l’immagine verso i bordi o di riflettere la luce in corrispondenza dei bordi. Sono inoltre anche più fragili, dato che le cover non riescono a proteggerli adeguatamente da una caduta. Per questi motivi continuo a preferire uno schermo piatto come quello degli iPhone: lo schermo sarà anche esteticamente meno accattivante ma è decisamente più resistente alle cadute.
29. Business
L’iPhone è lo smartphone più utilizzato in ambito business. Domina infatti nel mercato Enterprise, se parliamo di mobile (su Desktop chiaramente ha la meglio Windows). Tradotto in numeri: quasi 4 dispositivi su 5 (79%) in ambito Enterprise hanno iOS installato. D’altronde per un fornitore di app enterprise è molto più semplice sviluppare in iOS che fare i conti con la frammentazione di Android, che si traduce in costi di sviluppo più elevati e attività di manutenzione e supporto nel tempo decisamente più corposa.
30. Identità
In un mercato, quello degli smartphone, fatto di prodotti sempre più simili, l’iPhone riesce ancora a mantenere una sua personalità. Cover che lasciano il logo di Apple in vista, la tacca gigante (purtroppo necessaria per il FaceID) ad occupare parte dello schermo, l’estetica dell’interfaccia o ancora il “quadratone” che vedremo sul retro dell’iPhone in uscita a Settembre. Sono tutti elementi la cui estetica è opinabile, ma che contribuiscono a rendere l’iPhone ancora riconoscibile. Insomma, un iPhone chiunque è in grado di riconoscerlo a colpo d’occhio.
31. Migliore assistenza
Se parliamo di assistenza post-vendita Apple non ha rivali. Il supporto telefonico è impeccabile, così come l’assistenza presso l’Apple Store in cui potete recarvi per qualsiasi problema hardware o richiesta di riparazione, previo appuntamento. Se avete acquistato anche l’opzione AppleCare+ avrete anche due interventi per danni accidentali, ciascuno a un costo addizionale di € 29 (per i danni al display) o € 99 (per i danni di altro tipo). Con un OnePlus dovrete inviarlo in assistenza in Germania e sperare in tempi di spedizione accettabili. Con i Pixel i tempi possono diventare biblici, e i costi davvero alti (260 la semplice sostituzione del display).
32. FaceID
Non è solo preciso e velocissimo. Il FaceID di Apple è anche più sicuro e robusto del riconoscimento facciale di Android. L’esperimento di Forbes ha mostrato come il riconoscimento facciale di tutti i top di gamma di Android possano essere ingannati da una stampa 3D del volto di un utente, altri modelli, nella fascia medio-bassa, sono stati invece ingannati da una normale fotografia bidimensionale. Alla base del Face ID di Apple consiste in un sensore che proietta una rete di più di 30.000 punti infrarossi sul volto dell’utente.
33. iMessage
Che Whatsapp sia tecnicamente inferiore ad altri servizi di messaggistica si sapeva già (vedi Telegram). Anche iMessage è tecnicamente superiore, grazie ad un maggiore livello di interazione ed un’estetica molto più coinvolgente. I link appaiono come anteprime, i video su Youtube possono essere riprodotti senza uscire dall’app, o ancora si possono inoltre applicare svariati effetti ai messaggi da inviare. L’unico limite chiaramente è che iMessage può essere utilizzato solo tra utenti Apple e si sa, in questo tipo di applicazioni è il numero di utenti che sposta l’ago della bilancia.
34. App store
Il play store è sicuramente molto più ricco di app: le statistiche sulle app scaricate vedono un numero di download doppio rispetto all’App Store. Ma siamo sicuri che il numero di app e di download sia sufficiente per dire che il Play Store sia meglio dell’App Store? In realtà il numero di download è strettamente legato alle politiche più restrittive di Apple per gli sviluppatori, oltre all’eliminazione di vecchie app “clone” di altre app già presenti sullo store o che non supportavano l’architettura a 64 bit. E’ preferibile insomma avere uno store più sicuro che ricco di app.
35. Backup
Con iCloud fare il backup di un iPhone è semplice, dato che tutti i dati vengono salvati sul cloud: applicazioni (con la relativa disposizione), contatti, foto, wallpaper. I backup possono essere programmati e una volta ripristinato un backup, quando per esempio compriamo un nuovo dispositivo iOS, l’ambiente resta invariato. Con uno smartphone Android il backup è più frammentato: i contatti vengono salvati su Gmail, le foto vengono caricate su Google Foto ecc.. Il problema maggiore è nella gestione dei backup delle applicazioni, dato che capita spesso che ripeschi app scaricate una sola volta e mai utilizzate. Inoltre non c’è la possibilità di eseguire il backup delle conversazioni in Hangouts.
36. Huawei?
Nei giorni scorsi si è parlato molto del veto delle aziende americane di intraprendere rapporti commerciali, quali Google, Intel e Qualcomm, con le aziende sottoposte a restrizioni, tra le quali figura anche Huawei. Nessun problema per i prodotti già venduti ma cosa ne sarà di quelli nuovi? Quali potranno essere le reali potenzialità di un eventuale sistema operativo proprietario diverso da Android? Inoltre nella lista delle aziende in blacklist verranno inclusi in futuro anche altri produttori? Tutto questo pone più di qualche dubbio nell’utente che ha un buon budget da destinare all’acquisto di un nuovo smartphone.
37. portachiavi iCloud
E’ uno strumento che archivia in maniera sicura tutte le password, come quelle dei siti web. Basta salvare la password al primo login per accedere, le volte successive, semplicemente con il FaceID o con il dito (su Macbook). In questo modo non è necessario ricordare alcuna password ed è possibile impostare password complesse difficili da ricordare. Le password sono crittografate e salvate su iCloud e possiamo quindi accedere ai siti salvati con qualsiasi dispositivo (iPhone, iPad, Macbook). In Android non c’è un equivalente del portachiavi iCloud, ma dobbiamo fare uso di app esterne.
38. Facetime
Il limite anche qui è che può essere utilizzato solo tra utenti Apple, ma l’applicazione per fare le chiamate e videochiamate funziona davvero bene. La qualità del sonoro è molto alta, funziona molto bene anche in 3G e supporta chiamate di gruppo fino a 30 persone contemporaneamente. Il vantaggio principale rispetto a Skype risiede nel fatto che importa automaticamente i contatti Apple.
39. Controllo vocale (con iOS 13)
Con Controllo vocale è possibile utilizzare iPhone (o anche iPad e Mac) utilizzando solo la voce. La novità con iOS 13 è che sarà possibile controllare l’intero sistema operativo per aprire app, trascrivere testi, selezionare elementi e condividere foto. Una novità non da poco per gli utenti con disabilità motorie.
40. Memoji
Si tratta delle emoji di Apple dai tratti umani, che possono essere utilizzate su iMessage e in Mail. Con iOS 13 sarà possibile modificare la tonalità della pelle, lo stile dei capelli, l’acconciatura, fargli indossare una serie di accessori, come le Airpods e molto altro. Una volta create le emoji l’iPhone creerà automaticamente un pack di adesivi con tutte le espressioni delle tradizionali emoji.