L' evoluzione del telefono. Dall'elettrofono di Meucci alla routine del cellulare - Giorgio Fantoni - Libro - Youcanprint -
Descrizione
Fantoni Giorgio, cultore dell'amicizia e dei viaggi, alla scoperta di posti e personaggi storici si è appassionato alla vita avventuriera dell'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi sul quale nel 2007 scrive un libro. Ripercorrendo i luoghi dell'eroe arriva fino a New York al Museum Garibaldi che fu dimora dal 1850 al 1889 del fiorentino Antonio Meucci, scatta così nello scrittore la voglia di intraprendere una nuova ricerca su un altro personaggio storico, inventore del telefono, colui che ha avvicinato le precedenti generazioni e quelle di oggi al congegno telefonico. Ripercorrendo la storia del Meucci attraverso libri e ricerche sappiamo che, a causa di mancate opportunità e privilegi, all'inventore non fu conferito il merito della scoperta ma fu attribuita allo scozzese Graham Bell e proprio il sentimentalismo italiano e la passione da collezionista di apparecchi telefonici che ha portato l'autore a raccontare di Meucci verità della sua vita privata.
Telefono fisso. Passato, presente e… futuro?
Precursori del telefono fisso, come lo conosciamo oggi, sono due italiani: il primo, Antonio Meucci, nel 1871 produsse il primo elettrofono, dispositivo capace di comunicare a distanza attraverso due fili attorcigliati che teneva stretti fra i denti; il secondo,Innocenzo Manzetti, il 10 luglio del 1865, dimostrò in pubblica piazza che due dispositivi potevano comunicare utilizzando l’induzione magnetica. Manzetti diede a questa sua invenzione il nome di “télégraphe parlant”, ma non riuscì a vederla mai in azione, morendo poco più di 10 anni dopo. I suoi progetti passarono di proprietà: nel 1880 vennero venduti a Max Meyer e Horace H. Eldred, direttore di tutti i telegrafi di New York.
Sebbene quindi Meucci avesse presentato il suo brevetto provvisorio nel 1871, all’epoca, per mantenere viva la paternità del suo prototipo avrebbe dovuto versare 10 dollari all’anno, che corrispondevano al costo del rinnovo: Meucci rinnovò il suo brevetto solo sino al 1873 e non avendo 200 dollari da spendere per il brevetto definitivo, si vide soffiare l’attribuzione dell’invenzione, la quale passò a Graham Bell, per poi tornare al legittimo proprietario solo l’11 giugno del 2002. Il primo uomo a possedere a Roma una linea telefonica fu, nel 1881 Giovanni Uberti, mentre per la prima comunicazione transatlantica fra Londra e New York venne effettuata nel 1927.
Da allora le invenzioni riguardanti il fisso ed ancor di più le comunicazioni si sono moltiplicate: si è passati attraverso linee telefoniche con IP, ADSL, DSN ed apparecchi cordless, cellulari e di terza generazione.
Ed ora? Secondo le ultime dichiarazioni rilasciate da France Telecom, in Francia entro il 2018 il telefono fisso scomparirà e sarà sostituito da collegamenti via ADSL e fibra ottica. Le modalità di comunicazione saranno effettuate in Voip, tanto che entro il 2021 la stessa rete analogica sarà smantellata. Per l’Italia ancora non si hanno notizie ma ci si aspetta presto che la penisola segua l’esempio dei cugini francesi.
Comunicare utilizzando la rete, digitale o fibra, è un salto tecnologico necessario, soprattutto per i professionisti: magari resteranno i telefoni, ma solo quelli collegati alla rete.
Il telefono fisso nelle aziende di oggi: uno strumento destinato a restare?
L’ultima novità nel settore delle comunicazioni è rappresentata dalla telefonia IP, pronta a sostituire in via definitiva il vecchio telefono analogico. Si stima che il passaggio avverrà gradualmente, per permettere a tutti i consumatori di aggiornare i propri dispositivi di telefonia fissa.
La differenza sostanziale tra la tecnologia analogica e quella IP risiede fondamentalmente nella modalità di trasmissione dei dati, che nel caso della telefonia IP non utilizza più il segnale di tipo analogico, bensì la rete internet. Il passaggio a questa nuova modalità di trasmissione della telefonia fissa comporta una vasta serie di vantaggi per ciascun fruitore, a cominciare dalla qualità vocale in High Definition. Grazie alla tecnologia IP inoltre sullo schermo del telefono potrà apparire in maniera automatica non solo il numero ma anche l’identità del chiamante, a patto che quest’ultimo risulti iscritto nell’elenco pubblico.
Altrettanto semplice da parte degli utilizzatori della tecnologia IP sarà il blocco individuale dei numeri indesiderati, da cui non si intenderà ricevere chiamate. Per poter funzionare a dovere i nuovi apparecchi telefonici non dovranno più essere collegati alla tradizionale presa del telefono, bensì al modem o al router che si utilizza normalmente per la connessione alla rete internet. Ciò non significa naturalmente che il funzionamento degli apparecchi telefonici IP non abbia bisogno di energia elettrica per una corretta alimentazione.
Per ovviare alle temporanee interruzioni di corrente che potrebbero verificarsi all’interno di case ed uffici, sarà possibile collegare i dispositivi telefonici ad un gruppo di continuità, prevenendo così ogni tipo di contrattempo.
Che ne sarà del telefono fisso?
Non si tratterebbe quindi di un addio definitivo. Lo strumento di comunicazione per antonomasia non è ancora pronto a lasciare i nostri uffici e le nostre case. Si tratta solo di un’evoluzione tecnologica, tramite il trasferimento della rete fissa telefonica sul protocollo internet, necessaria in un mondo che sta cambiando. Continueremo ad usare il caro amato telefono fisso, ma occorreranno dei piccoli accorgimenti per adeguarlo alla nuova tecnologia.
Sei alla ricerca di un telefono fisso per la tua attività?
Scopri la nostra sezione dedicata alla telefonia professionale!
Il telefono: l'evoluzione della comunicazione
Il modo di comunicare è decisamente cambiato nel corso degli anni. Il primo vero grande balzo tecnologico è stata l’invenzione del codice Morse che per la prima volta ha permesso la trasmissione di informazioni da un capo all’altro dell’oceano. Da lì in poi ha assunto fondamentale importanza l’invenzione del telefono (che ha permesso anche di parlare) e la sua evoluzione.
Invenzione quest’ultima datata 1871 e attribuita, in seguito a varie rivendicazioni di paternità, al fiorentino Antonio Meucci. Nato anzitutto come oggetto pubblico, tra posti telefonici pubblici e cabine, il telefono è diventato prima semi-privato (uno ogni due famiglie), poi famigliare e infine personale. I nostri nonni comunicavano solamente coi loro vicini, oggi invece abbiamo accesso a tutta l’umanità e i cellulari diventano social network. Una volta si scriveva pochissimo e si parlava molto, oggi scriviamo tantissimo ma ultra - semplificato. C’è una fretta nel comunicare piuttosto che una cura nel farlo. Seppur la corrispondenza sia stringata, veloce, immediata, come sarebbe senz’altro piaciuto ai futuristi, gli SMS in un’epoca storica di declino della corrispondenza epistolare, hanno conferito nuovamente valore alla parola scritta.
La cultura del telefono, diffusa inizialmente soprattutto negli Usa, rese meno isolata la vita nelle fattorie e mutò i metodi della distribuzione commerciale, le pratiche mediche, la vita politica e il giornalismo. Modificò anche le abitudini sociali, non ultime quelle delle donne, che presto iniziarono a apprezzare la chiacchierata telefonica. Come scriveva Marcel Achard nel “L’amore non paga” del 1963: Un ottimista è colui che crede che una donna abbia terminato la sua conversazione telefonica solo perché ha detto:”Allora ti saluto …”.
Il telefono viene riconosciuto quindi anche come strumento di socialità. Non si tratta più di un oggetto effimero, bensì di un’invenzione tecnologica destinata a durare e a evolversi senza sosta.
IL TELEFONO FISSO
I l telefono fisso è un telefono che, per funzionare, deve essere installato in un luogo. Attualmente il tipico telefono fisso è un telefono elettrico che per funzionare deve essere collegato all'impianto telefonico mediante apposito cavo telefonico. Tale cavo rappresenta una peculiarità del telefono fisso: nessun cavo è infatti necessario per il collegamento del telefono mobile all'impianto telefonico. Tale peculiarità rappresenta la principale differenza tra telefono fisso e telefono mobile, e, come è facile intuire, un vincolo inderogabile alla mobilità di chi utilizza il telefono fisso. La maggior parte dei moderni telefoni fissi sono costituiti da due blocchi hardware: un blocco è destinato ad essere appoggiato su un ripiano e/o appeso ad una parete, l'altro blocco è destinato ad essere tenuto in mano. Il primo blocco è chiamato "base", il secondo blocco è chiamato "microtelefono". Nel microtelefono è presente un microfono e un altoparlante, necessari rispettivamente alla trasmissione e all'ascolto del suono.
Durante l'utilizzo del telefono, per poter far sentire la propria voce all'interlocutore telefonico e contemporaneamente sentire la sua voce, è necessario avvicinare il microfono e l'altoparlante rispettivamente alla bocca e all'orecchio. Il termine "microtelefono" è utilizzato prevalentemente in ambito tecnico. Nel linguaggio comune prevale invece l'uso del termine "cornetta". Tale termine ha origini storiche: inizialmente sia il microfono che l'altoparlante del microtelefono erano infatti dotati di cornetto acustico. Oggi tale soluzione costruttiva, finalizzata a migliorare l'efficienza del microfono e dell'altoparlante del microtelefono, non è più necessaria e quindi non è più utilizzata. Nonostante ciò si continua ad utilizzare il termine "cornetta" per indicare il microtelefono. Nella base dei moderni telefoni fissi, progettati per operare in una rete telefonica fissa, è presente una tastiera numerica, necessaria alla selezione della singola utenza telefonica con cui si desidera comunicare. La selezione avviene digitando sulla tastiera il numero telefonico corrispondente.
Due sono le tipologie principali di telefoni fissi:
telefono con filo;
telefono senza filo.