Smartphone ricondizionati
Ho avuto il piacere di acquistare iPhone 7 nel 2019, affacciandomi per la prima volta al mondo degli smartphone ricondizionati. Ho scelto un telefono in condizioni buone e mi è arrivato effettivamente un iPhone con qualche graffio sulla scocca e microgaffi visibili a schermo spento come è detto nell... Vedi altro
Rapporto qualità-prezzo Performance complessiva Aspetto estetico Accessori Batteria Obiettivi e fotocamere Imballaggio e pulizia Consegna
Telefono Android, smarrito o rubato
Ecco i consigli di Fixit Informatica.
Perdere il proprio telefono Android o essere vittime di un furto è una cosa davvero spiacevole ma nel caso capitasse cerchiamo di essere previdenti e vediamo come configurare il nostro dispositivo per far fronte a situazioni come queste.
Accertiamoci di aver associato il nostro telefono all’account google come spiegato nel nostro articolo “Evitare di perdere i dati da un telefono Android”.
Dopo dobbiamo attivare la funzione “Localizza questo dispositivo da remoto” che si trova, a seconda del dispositivo utilizzato, nel menu “impostazioni google” o nel menu “google”
Sotto il menu "Trova il mio dispositivo" oppure “Gestione dispositivi Android,” è necessario attivare “Localizza questo dispositivo da remoto” e “Consenti blocco e reset da remoto”
Sempre dallo stesso menu nella sezione "Personale" toccare Posizione è quindi Attiva Posizione.
Non bisogna nascondere il dispositivo dal Google Play. Per verificare che sia visibile andare su e scegliere Visibilità sul dispositivo.
Adesso andiamo su e facciamo la prova per controllare che il nostro dispositivo sia visibile.
Un’altra cosa importante da fare è conoscere e annotare l’IMEI del proprio telefono.
Il codice IMEI (acronimo di International Mobile Equipment Identity) è un codice di 15 numeri che identifica univocamente il nostro telefono e si trova sulla confezione o si può visualizzare sul telefono digitando *#06#.
Bene, questi sono i passaggi da fare per essere pronti a situazioni come lo smarrimento dello smartphone Android o il furto.
Vediamo ora cosa NON fare… subito… contrariamente a quanto si possa pensare, il nostro suggerimento è quello di NON BLOCCARE la SIM nell’immediato, soprattutto se il telefono ha un codice di blocco, ma di attendere almeno di aver fatto i passaggi che vi illustreremo qui sotto.
Non devo bloccare la SIM nemmeno in caso di furto?
Telefono Smarrito
Ragioniamo, un ladro come potrebbe utilizzare la nostra SIM? Per fare telefonate o per navigare su internet e prosciugarci il credito telefonico? Non crediamo che l’eventuale ladro si metta a telefonare a tutti i suoi amici o fare ricerche su internet, al ladro interessa quasi sicuramente il telefono in sé per sé, probabilmente per venderlo e ricavare qualche soldo.Se blocchiamo la scheda, SIM disabilitiamo anche la connessione dati, e quindi rintracciare il nostro telefono sarà impossibile.Se il telefono è stato smarrito possiamo andare su e farlo squillare per 5 minuti, questa funzione è attiva anche se il telefono è impostato in modalità silenziosa. Se il telefono non è in modalità silenziosa, possiamo magari anche provare a telefonare e farlo squillare dal telefono di un amico. Se siamo fortunati è solamente caduto da qualche parte o nascosto in un posto non visibile facilmente.
Telefono Rubato
Se invece il telefono è stato rubato, possiamo, sempre tramite le funzioni di google , bloccarlo impostando un blocco schermo, se non fosse presente, e aggiungere un messaggio e un numero di telefono per essere ricontattati.
Un'altra funzione che ci consente google all’interno del menu FIND è quella di cancellare i dati, riportando il telefono allo stato di fabbrica, ma è da fare solo dopo aver perso le speranze di ritrovare il telefono, perché perderemmo la localizzazione del telefono. Quindi per ora NON va fatto.
Se la connessione dati è stata disattivata perché il ladro ad esempio ha spento il telefono o ha tolto la SIM, abbiamo veramente poche possibilità di rintracciarlo e dobbiamo procedere con la denuncia, la cancellazione dei dati, il blocco SIM e il blocco IMEI.
La prima cosa da fare è recarsi presso una stazione dei carabinieri o della polizia e fare denuncia di furto indicando oltre alle circostanze anche l’IMEI del telefono.
Successivamente è necessario contattare il proprio operatore e chiedere, allegando la denuncia, di fare un blocco SIM e un blocco IMEI.
In teoria, il blocco SIM non è del tutto necessario, perché basta andare in un qualsiasi punto vendita del proprio operatore per fare una nuova SIM mantenendo lo stesso numero di telefono e disabilitando in automatico la SIM precedente, ma se non avete la possibilità di andare nell’immediato a rifare una nuova SIM allora potete procedere.
Invece il blocco IMEI serve per impedire che il telefono possa essere usato nuovamente per il traffico voce e il traffico dati.
Blocco FRP
Il blocco FRP () è un blocco introdotto sin da Androd 5.0 e obbliga, nel caso in cui il telefono venga resettato anche tramite la funzione “cancella” del nostro pannello di controllo Gestione dispositivi Android, a immettere i dati dell’account google precedentemente impostati sul telefono. Nonostante non sia del tutto affidabile su alcune versioni di Android, ed è comunque possibile aggirarlo tramite software a pagamento, è un blocco che rende il nostro dispositivo non funzionante perché bloccato in schermata di avvio e senza possibilità di accedere alla schermata iniziale del telefono e quindi renderebbe al ladro più compilato lo sblocco.
Se hai difficoltà nella configurazione, non esitare a passare in negozio alla Fixit Informatica di Torino per farti aiutare dal nostro personale esperto.
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Nothing Phone (1), la promessa di un telefono Android diverso da tutti gli altri
Ci sarà tanto marketing (è già iniziato), ci sarà tanta originalità ma non mancheranno sostanza e unicità. La macchina che spinge il nuovo Nothing Phone (1) di Carl Pei si è già messa in moto secondo logiche simili a quelle che hanno spinto all’inizio OnePlus: briciola dopo briciola si crea hype per un prodotto, il telefono, che non fa più battere il cuore come un tempo.
Carl Pei è una volpe, e ha capito che tasti toccare oggi: la carta del flagship killer se l’è già giocata e al giorno d’oggi è impossibile rigiocarla, anche per questioni strutturali e di costi, e soprattutto meglio parlare alla massa e non alla nicchia, sperando che poi la nicchia diffonda il verbo.
Nothing Phone (1) sarà quindi un telefono che dovrà colpire ma soprattutto dovrà distinguersi, e per farlo punterà sul design. Come le Ear (1), totalmente diverse nel design e nella custodia da tutti gli auricolari true wireless oggi sul mercato, figli delle AirPods, anche il Nothing Phone (1) avrà una scocca trasparente. Lo ha detto Pei in una intervista ad un magazine che parla di design, spiegando come la parte complessa non sia stato tanto lo sviluppo hardware, quello ormai è banale e si tratta di mettere insieme pezzi, quando cercare di dare un design al pannello posteriore sfruttando i vari componenti hardware di un telefono.
Se non si vede nulla si può progettare un telefono come si vuole, ma se si vede come è fatto dentro un telefono dev’essere perfetto, bello, elegante ed armonico. Tom Howard, l’head of design di Nothing, ha spiegato che la parte più complessa è stata rivedere interamente la progettazione per portare in vista gli elementi che secondo loro meritavano di essere visti nascondendo quelli che erano meno belli. Si sono ispirati un po’ alla mappa della metropolitana, con i suoi intrecci e la sua necessità di essere al tempo stesso bella ma anche facile da leggere. Sul retro del Nothing Phone (1) verranno uste quindi le fotocamere, bobina di ricarica wireless e altri elementi per disegnare la scocca. “In un telefono ci sono circa 400 pezzi, abbiamo scelto quelli più belli e abbiamo riprogettato tutto per metterli in piena luce e valorizzarli” ha spiegato Howard.
Pei richiama anche Apple, che secondo lui è l’unica azienda al mondo che oggi realizza prodotti consumer tenendo un linguaggio coerente di design: se si mettono sul tavolo i prodotti degli ultimi 10 anni di un qualsiasi altro produttore è davvero difficile dire che si tratti di prodotti dello stesso brand. Forse se si prende l’annata, o gli anni vicini, ma poi sono tutti diversi. Nothing mira invece a tenere lo stesso identico linguaggio per tutto, rendendo i suoi prodotti subito riconoscibili. Non solo tra loro, ma anche tra tutti i competitor: oggi c’è voglia di avere tra le mani qualcosa di diverso, distinguere i vari telefoni tra le mani delle persone è diventato praticamente impossibile. Nothing ci vuole provare.
Al momento sembra che la data di uscita sia il 21 luglio, che potrebbe coincidere con il Prime Day di Amazon (che sarà a luglio). Il processore potrebbe essere il nuovo Snapdragon 7 Gen 1 e il prezzo vicino ai 499, ma mancano conferme.