Con l’avvento degli smartphone tutti i metodi di comunicazione alternativi sembrano essere stati messi da parte perché i dispositivi portatili del nuovo secolo sono provvisti di una miriade di funzioni in grado di sopperire a tantissime problematiche.
Ci sono, però, delle situazioni in cui anche questi sofisticati strumenti tecnologici non riescono a garantire la comunicazione oppure in cui è necessario essere tutti contemporaneamente in comunicazione: pensate ad un’escursione in montagna o ad una gara di rally, luoghi in cui potrebbero non esserci le giuste coperture di rete.
In questi casi, quindi, conviene affidarsi ai celebri walkie talkie: la trasmissione, però, non può avvenire indistintamente da parte di tutti, sono necessarie, infatti, delle apposite licenze, ma esistono alcune frequenze su cui si può intervenire liberamente. Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere sulle ricetrasmittenti a licenza libera.
Cosa sono i Walkie Talkie PMR e come funzionano?
Cosa si intende con walkie talkie
Prima di tutto è necessario chiarire che in Italia la comunicazione via radio tra civili è normata da uno specifico Codice che ammette solo poche frequenze aperte a tutti. Il principale vantaggio di questo tipo di frequenze è che non si deve conseguire un patentino necessario per la comunicazione tra radioamatori, anche se è necessario pagare la tassa annuale di 12,00 € e dichiararne l’uso al Ministero dello Sviluppo Economico.
In generale con il termine Walkie Talkie si intende un sistema radio bidirezionale con un canale di comunicazione half duplex: la comunicazione, infatti, avviene in due direzioni, ma si può parlare soltanto uno per volta. Il concetto è simile a quello del broadcast moderno: la comunicazione parte da una persona e arriva a tutti contemporaneamente.
Tipologie di dispositivi
A tal proposito esistono due differenti tipologie di dispositivi: i primi sono quelli definiti LPD, la cui trasmissione si estende nell’intervallo compreso tra 433 e 435 MHz, all’interno del quale esistono ben 69 canali in cui trasmettere. Tuttavia, questi device sono molto limitati in termini di potenza e di raggio d’azione, infatti riescono a raggiungere una zona non più vasta di due chilometri.
I secondi, invece, sono molto più moderni e performanti: parliamo proprio dei walkie talkie PMR che presentano una potenza in uscita molto significativa e anche se consumano molto velocemente la batteria, coprono grandi distanze, per cui sono molto più utili.
Perchè usare la ricetrasmittente
Come è ormai chiaro, le ricetrasmittenti a licenza libera sono utili laddove si seguano hobby come l’escursionismo o la caccia che implicano di recarsi in luoghi con scarsa copertura di rete. La comunicazione attraverso questi device si verifica adoperando delle bande ad alta frequenza localizzate nell’etere e capaci di inviare e ricevere gli appositi segnali.
Questi ultimi vengono riconosciuti e convertiti in suono, così da rendere possibile a due persone lontane di parlare chiaramente tra loro, grazie al fatto che la latenza di comunicazione è molto ridotta e riesce a funzionare anche senza connessione internet o copertura di rete.
Cosa non meno importante, soprattutto se si considera l’utilizzo delle ricetrasmittenti a licenza libera nei gruppi di soccorso, è possibile procede a comunicazioni multiple, cosa non possibile con i telefoni cellulari nei quali la linea telefonica risulta occupata: con i walkie talkie tutti gli utenti connessi ad una stessa frequenza possono ascoltare la conversazione ed intervenire uno alla volta.
Proprio per questa ragione quando si adoperano i ricetrasmettitori si termina la frase con la parola “passo”, per indicare che la frase è terminata e può intervenire qualcun altro senza intasare la frequenza, oppure “passo e chiudo”, laddove si voglia terminare del tutto la conversazione.
Come si usa un walkie talkie a frequenza libera?
Il funzionamento di un ricetrasmittente a licenza libera è estremamente semplice: prima di tutto è necessario accendere il dispositivo, poi sono presenti dei semplici tasti che guidano l’utilizzo. Ogni Walkie Talkie presenta il pulsante VOX, ovvero il tasto per avviare il vivavoce, utile perchè consente di parlare in maniera continua senza tenere premuto nessun tasto.
C’è poi la funzione SQL, che consente di eliminare quel rumore di fondo che rende difficile comunicare in maniera chiara. Sul mercato esistono Walkie Talkie PMR con tante altre funzioni che permettono di utilizzarlo su tutti i canali concessi dalle frequenze libere, che come detto sono circa 69.
Quanto costa un kit Walkie Talkie PMR
I prezzi di un ricetrasmittente a licenza libera sono molto vasti ed è importante spendere una cifra che sia paragonabile alla destinazione d’uso. Per una semplice passeggiata o un’escursione in zone conosciute va più che bene un modello di bassa fascia che non sia provvisto di una grande copertura e che sia in grado di trasmettere e di ricevere su un numero di canali non così vasto: in questo caso si può acquistare un ottimo device anche con poco più di 30,00 euro.
In altri casi il walkie talkie può essere necessario per questioni di lavoro, ad esempio se si lavora in una squadra di soccorso, oppure per mantenersi connessi con il mondo in caso di trekking estremo. Ovviamente, in queste circostanze è necessario disporre di una batteria che duri a lungo e che possa essere ricaricata attraverso dei semplici cavi USB, di una potenza elevata e di una trasmissione a lungo raggio. Ovviamente, in questo caso il prezzo del walkie talkie PMR sale considerevolmente, arrivando anche a sfiorare i 100,00 euro.
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Come scegliere una ricetrasmittente a licenza libera
Vediamo quali sono le caratteristiche da valutare prima dell’acquisto, in modo da poter trovare il modello giusto per le proprie esigenze.
Copertura e distanza di funzionamento
Quando si deve acquistare un walkie talkie è importante verificare in prima battuta la lontananza massima che il dispositivo riesce a coprire. In generale non esiste un’indicazione assoluta: se l’utilizzo è per i giochi di bambini o per piccole escursioni sono sufficienti pochi metri, al contrario potrebbero essere necessari device in grado di coprire anche diversi chilometri mantenendo elevata la qualità della trasmissione.
Numero di canali disponibili
Inoltre, è molto importante essere a conoscenza del numero dei canali disponibili: come detto i dispositivi PMR possono coprire fino a 69 canali, ma non sempre si riescono a raggiungere tutti.
Questo, nuovamente, non è un problema per chi adopera i ricetrasmittenti solo per hobby, ma lo diventa se è necessario comunicare in modo più preciso ed ampio, quindi è fondamentale conoscere attentamente il numero di canali raggiungibili. Infatti, in questa maniera si riescono ad evitare conversazioni multiple laddove per questioni di riservatezza si vogliano sostenere conversazioni riservate.
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16 canali e 121 sotto sistema
Durata della batteria
Questa è una caratteristica a cui abbiamo già accennato, ma che va presa particolarmente in considerazione nel caso in cui si necessiti di utilizzare le ricetrasmittenti per una lunga escursione o per altre attività dove non è presente la possibilità di ricaricarle. Delle buone ricetrasmittenti hanno una durata di circa 8 – 10 ore.
Optional
Oltre ai sistemi base esistono anche optional che potenziano le performance dei walkie talkie a licenza libera: in particolare possono esserci filtri per migliorare la comprensione della voce e che riescono a separare i rumori ambientali dai suoni che si devono trasmettere. Alcuni modelli sono dotati di torcia LED per un uso migliore anche in assenza di luce e di spia per avvertire che la batteria sta per esaurirsi.
I migliori walkie talkie PMR secondo Okspot
Sono tantissimi i modelli presenti in commercio, ma non tutti sono davvero validi; in generale tra i brand più apprezzati ci sono il Retevis RT24, il Floureon PMR ed il Midland G9.
FAQ walkie talkie PMR
Che differenza c’è tra PMR446 o PMR?
La sigla PMR446 o Personal Mobile Radio è una frequenza riservata all’uso cittadino privato senza l’aggiunta di sistemi di protezione o di ponti radio, mentre PMR o Professional Mobile Radio racchiude tutti quei sistemi radio utilizzati dalle forze dell’ordine o da altre società professionistiche.
Tutti possono usare gli walkie talkie PMR?
Chi è in possesso di un walkie talkie PMR lo deve dichiarare al Ministero dello Sviluppo Economico: questi sistemi, inoltre possono essere usati soltanto dai maggiori di 14 anni e da tutti coloro che non hanno commesso reati gravi. Inoltre l’uso dell’apparecchio non può essere ceduto ad alcun amico o parente.
Perché si dice “Roger” alla radio?
Termine reso famoso da tantissimi film americani, Roger significa Ricevuto, ovvero che si è compreso il messaggio e la procedura da seguire.
Qual è la distanza massima di collegamento?
Al livello stradale, ovvero ad un’altezza media di circa 1,50 m, la distanza massima di collegamento di questi apparecchi è di 5 Km in assenza di ostacoli: se si sale, la copertura può aumentare considerevolmente fino ad arrivare a circa 100 km.